Le compravendite di case nel 2011 hanno fatto registrare un segno negativo, ma il mercato immobiliare ha sostanzialmente tenuto nonostante la crisi. Con 253.405 acquisti tramite mutuo ipotecario, nell'anno appena trascorso si è registrato sì un calo del 4,5%, a fronte della ripresa che si era avuta l'anno precedente, ma la casa continua a rimanere un bene accessibile per più del 50% delle famiglie italiane.Questo è quanto si legge nel "Rapporto immobiliare 2012" realizzato dall'Agenzia del Territorio in collaborazione con l'Abi.
Ancora nessun allarme, dunque, per il settore immobiliare, che fa registrare una generale tenuta dei prezzi e solo una lieve diminuzione dell'indice di accessibilità (affordability) delle famiglie italiane. Il calo degli acquisti con mutui ipotecari c'è stato e si è fatto sentire maggiormente al Sud (-7,6%) e nelle Isole (-8,2%), mentre le grandi città (più di 250.000 abitanti) si sono distinte per una crescita delle compravendite dell'1,8%.
In media per comprare casa occorrono 23 anni di mutuo, con una rata mensile di 700 euro che corrispondono a circa quattro anni pieni di stipendio. Vieri Ceriani, sottosegretario all'Economia, ha affermato: "La situazione del mercato immobiliare italiano è più solida di quella che altri Paesi hanno sperimentato nel passato".
Guardando a questi dati e intrecciandoli con quelli dell'Istat, Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi, ha sottolineato come questi possano essere considerati risultati quasi "positivi", che confermano, inoltre, "la solidità dei fondamentali dell'economia italiana e la tenuta delle famiglie e del sistema bancario". Ora bisogna vedere come il mercato immobiliare affronterà il 2012 che vedrà le famiglie affrontare, oltre agli alti spread delle banche, anche prova della nuova tassazione dell'Imu.