Studio Accenture-Gpf sul rapporto tra utenti e marche. Aumentano i clienti che cambiano banca se non soddisfatti dal servizio.
La rivincita del consumatore si è alla fine consumata. Quando la banca propone mutui troppo cari, il cliente ha imparato a guardare bene sul mercato per trovare proposte migliori. A certificare il nuovo trend è lo studio condotto su seimila utenti dall'Osservatorio customer experience, attraverso un'indagine di Accenture in collaborazione con l'istituto di ricerca Gpf.Secondo i dati dello studio, solo 4 italiani su 100 sono disposti a concedere una seconda chance a una marca o a un operatore che li ha delusi.
L'utente si è fatto più intelligente e attento ai prezzi e il legame emozionale (la "fedeltà") nei confronti di un marchio è scesa in un solo anno dal 61 al 48%: se qualcuno mi offre le stesse cose a meno, mi affido a lui insomma.
A fare le spese di questa nuova consapevolezza del consumatore sono soprattutto i settori del credito bancario, dell'energia e delle telecomunicazioni. In questi campi si è avuto un vero e proprio crollo dell'indice di inerzia. Si tratta di un numero che spiega quanti consumatori restano legati al loro operatore solo per l'eccessivo fastidio di dover aprire una pratica con quello nuovo, con la conseguente perdita di tempo. Questo indice in un solo anno è sceso dal 57 al 51%, toccando il 48% nel settore delle telecomunicazioni.
Questo studio fa capire l'importanza sempre crescente che avranno i servizi come Supermoney che permettono al consumatore di trovare la tariffa e l'offerta migliore tra quelle disponibili sul mercato.Supermoney è infatti l'unico portale italiano che permette, gratuitamente di confrontare le offerte per mutui casa tra le proposte delle varie banche.
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