Sempre più gas russo in Europa dal colosso energetico Gazprom che nel primo trimestre 2013 ha fatto registrare un aumento degli utili per il 5% (11,4 miliardi di euro) grazie soprattutto a una sensibile crescita della domanda dal vecchio continente. L'Europa consuma il 25% del gas Gazprom e le forniture sono salite dell'11% dall'inizio dell'anno. Calano invece le vendite di gas per i paesi ex URRS.
Gazprom sta crescendo sempre più e mira a consolidare il proprio monopolio dell'energia in Europa. Nonostante sia in corso la rinegoziazione del prezzo sui contratti a lungo periodo, i profitti del colosso russo tornano a salire dopo un 2012 negativo e il business europeo è destinato a ingrandirsi ulteriormente con la costruzione di nuovi gasdotti. Il progetto di Gazprom è infatti quello di portare gas in Europa dribblando i pedaggi delle repubbliche ex sovietiche: tempo fa è stato inaugurato North Stream, gasdotto che raggiunge la Germania tramite un passaggio nel Mar Baltico, e presto arriverà anche il suo fratello South Stream, che sfrutterà una via nel Mar Nero.
Si prevede quindi una netta diminuzione dei prezzi per il gas in Europa? È probabile, ma per toccare con mano i primi benefici sulla bolletta si dovrà aspettare ancora qualche anno, perché la costruzione di un gasdotto fra Russia e Unione Europea non è un gioco da ragazzi. Intanto i consumi di gas in Italia sono in netto calo, come risulta dagli ultimi dati pubblicati da Quotidiano Energia, e la prospettiva futura è quella di puntare su fonti di energia rinnovabile come l'eolico, sempre più diffuso soprattutto nel meridione. L'impressione è che si sta andando verso un mondo energetico sempre più diversificato dove la concorrenza si farà sempre più ferrata. I consumatori avranno veramente da guadagnarci?