Tra i problemi maggiori nel mercato dei servizi energetici di luce e gas riscontrati dai consumatori c'è la questione dei contratti non richiesti. Oltre a questi, tra le criticità segnalate al numero verde e agli sportelli del progetto "Energia: diritti a viva voce", c'è la richiesta di informazioni più corrette, il problema delle doppie bollette, dei ritardi nella fatturazione, dei conguagli, delle rettifiche e dei rimborsi.
Queste sono alcune tra le problematiche più comuni che sono emerse dagli oltre 25 mila contatti che dallo scorso settembre sono arrivati al progetto che è stato promosso dal Ministero dello Sviluppo economico con la collaborazione di 17 associazioni del CNCU e finanziato con le sanzioni dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, attraverso la Cassa Conguaglio per il settore elettrico.
Il progetto, nato con l'obiettivo di "dar voce" ai consumatori, ha riscosso un forte successo e ha permesso di individuare le maggiori criticità che riguardano il mercato dell'energia in Italia. Al primo posto troviamo la problematica dei contratti non richiesti e il mancato rispetto della regolazione prevista dal Codice di condotta commerciale dell'Autorità che costituiscono il 13,7% delle richieste. A seguire troviamo i conguagli e le rettifiche degli importi da pagare (11,6% ) e rateizzazioni e rimborsi (10%).
I consumatori si sono anche lamentati della scarsa informazione su prezzi e offerte commerciali (7,5%), il mancato o ritardato invio delle bollette (6,3%), dei problemi legati alla cessazione della fornitura (4,1%), al cambio di fornitore e all'attivazione di una nuova fornitura (3,4%), alla lettura del consumi (2,8%), alle doppie fatturazioni (2,6%) e ad allacciamenti e lavori (2,4%).
È da sottolineare che per tutelare il consumatore contro la pratica dei contratti non richiesti, qualche giorno fa l'Autorità per l'energia ha approvato una delibera per contrastare questo fenomeno con alcune misure che saranno attive da giugno. Tra queste è prevista una "lista nera" degli operatori che risulteranno aver e il maggior numero di contratti non richiesti.