Sono iniziati ieri, martedì 16 luglio, i lavori per la realizzazione di una delle più importanti infrastrutture per l'energia degli ultimi anni. Un elettrodotto di 190 km che collegherà l'Italia, nello specifico la centrale di Piossasco (Torino), alla Francia, più precisamente Grand'Ile, in Savoia. La costruzione di questo lunghissimo cavo di energia elettrica è stato deciso da Terna Group: costerà 1,4 miliardi (divisi fra Italia e Francia) e darà lavoro a 500 lavoratori per 70 diverse imprese.
"Un'opera all'avanguardia" sostiene il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, entusiasta per la creazione di questa nuovo percorso di interconnessione energetica con la Francia. Secondo le previsioni il progetto di Terna e RTE (l'omologa compagnia energetica francese) sarà decisivo per ridurre le bollette dell'elettricità degli italiani di circa 150 milioni di euro. Peccato che bisognerà aspettare il 2019, data designata come termine dei lavori, salvo contrattempi.
Sulla stessa lunghezza d'onda del ministro Zanonato ovviamente anche l'ad di Terna Flavio Cattaneo che sottolinea il successo dell'investimento non solo dal un punto di vista del risparmio sulle bollette, ma anche da quello dell'innovazione tecnologia e del rispetto ambientale. Il cavo infatti scorrerà sotto terra, senza creare alcun dissesto ambientale e infastidire con mastodontici cantieri le comunità montane. Gli abitanti della valle del Sangone in questo caso non avranno nessun motivo per ostacolare i lavori al contrario dei loro vicini di casa della val di Susa, impegnati nella lotta No Tav.
L'investimento di Terna porta nel futuro il potenziale energetico dell'Italia: la capacità di portata elettrica verrà infatti praticamente raddoppiata passando dai 2.650 Mw attuali ai futuri 4.400 Mw, cosa che garantirà uno sviluppo economico diffuso e un sensibile incremento del pil.