Le tariffe luce e gas peseranno meno nei bilanci delle famiglie italiane. Se quindi pensate che il lungo inverno metterà a dura prova i vostri bilanci potete quindi rilassarvi e tirare un sospiro di sollievo. La notizia è stata annunciata di recente CGIA di Mestre, l'Associazione artigiani piccole imprese, che ha calcolato un calo del 3.7% per il costo del gas e del 1.3% per quello dell'energia. Alla base del ridimensionamento dei prezzi si collocano senza ombra di dubbi la riduzione dei prezzi del petrolio avvenuta nell'ultimo anno e le dinamiche generate dall'inflazione.
Per cogliere il momento e sfruttare a pieno i vantaggi derivanti dal calo delle tariffe di luce e gas, consigliamo ai nostri lettori di attuare alcuni piccoli accorgimenti. Il primo consiste nel selezionare una tariffa energetica in linea con le proprie esigenze e abitudini di consumo, in questi casi si può ottenere un notevole calo dei costi delle bollette. Un'altra strategia potrebbe essere quella di effettuare una valutazione dell'efficienza energetica della propria abitazione, in modo da evitare inutili sprechi e ottimizzare l'impiego delle risorse.
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Tariffe in calo ma più care rispetto all'Europa
Nonostante il calo delle le tariffe di luce e gas, la situazione dell'Italia resta comunque più critica rispetto alla medie europee, che si aggirano attorno a valori medi di spesa di circa 218 euro. Il Bel Paese continua quindi ad avere le tariffe più alte per quanto riguarda i costi previsti per le utenze domestiche in Europa. L'unica eccezione è rappresentata dalla Germania che registra per l'energia elettrica un costo più elevato rispetto all'Italia, circa 295,1 euro ogni mille Kw/h.
Anche per il gas, il nostro Paese si colloca al di sopra delle medie europee. La tariffa nazionale è di circa 76,6 euro, rispetto alla media europea che invece ammonta a 70,8 euro. In questo caso il primato spetta al Portogallo, con i suoi 97 euro ogni mille Kw/h consumati. Secondo gli esperti il calo delle tariffe di luce e gas è stato rallentato in Italia dal peso esercitato dalla componente fiscale che ha ridotto gli effetti della liberalizzazione del mercato.
Le altre tariffe pubbliche
Il calo dei prezzi di luce e gas si inseriscono in un trend al ribasso che coinvolge anche altre tariffe pubbliche come ad esempio quello della Tari, scesa del -3,3%. In questo caso è probabile che la decisione presa da molti sindaci di rivedere le tariffe applicate abbia tenuto in considerazione l'aumento delle famiglie in difficoltà economiche e delle richieste avanzate da tutti coloro che hanno chiesto una riduzione del costo del servizio da rendere decisamente più vicino alla quantità di rifiuti effettivamente prodotta. Salgono invece i costi per i servizi telefonici +0,1%, per le autostrade +1,1%, i taxi +1,2%, i trasporti urbani +2,9% e l'acqua potabile +9,3%.