Da parecchi anni oramai in Italia non c'è un unico operatore monopolista per i contratti della luce, e lo stesso dicasi anche per il gas. C'è infatti una vera e propria giungla di operatori di energia che si danno battaglia sul cosiddetto mercato libero delle tariffe di luce e gas. Per il consumatore scegliere il fornitore con le tariffe più basse non è sempre facile.
C'è infatti da fare una sorta di slalom gigante anche perché le varie offerte non sono pienamente comparabili in quanto ogni contratto differisce per quel che riguarda le clausole, le limitazioni e le eventuali soglie di consumo. Nel complesso ad oggi il bilancio per il mercato libero dell'energia, guardato con gli occhi del consumatore, non è del tutto positivo visto che il risparmio si può ottenere ma spesso non va oltre il 10% quando si è fortunati.
E sebbene i vantaggi del mercato libero non si siano ancora pienamente dispiegati, presto potrebbe arrivare una brutta sorpresa per chi sull'energia è ancora legato alle tariffe di maggior tutela. L'orientamento dell'AEEG, Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas, è infatti quello di far sparire progressivamente il mercato tutelato.
Con la conseguenza che milioni di famiglie che ad oggi non hanno cambiato il vecchio operatore, si ritroveranno catapultati sul mercato libero. E' maturo il mercato libero per gestire questa transizione? Ad oggi ci sono forti dubbi in merito specie se si considera che, come denunciato spesso dalle Associazioni di consumatori, molti operatori del mercato libero dell'energia non brillano in quanto a trasparenza.