Meno spreco di risorse energetiche, risparmio economico, dotare di pannelli fotovoltaici gli uffici amministrativi e i centri sportivi: questi sono alcuni degli obiettivi da seguire per i comuni italiani che vogliono migliorare il loro profilo ambientale. Wwf e Unicredit si stanno impegnando in questo "verde" cammino dal 2011 con il progetto Smart City - Smart Life.
Nel progetto, i comuni italiani fino a 10 mila abitanti, soprattutto quei comuni che per mancanza di fondi economici non sono riusciti a portare avanti il piano d'azione per l'energia sostenibile (Paes); solo il 41% dei comuni, in Italia,ha approvato il Paes e solo il 27% ha aderito al programma della Commissione Europea per l'introduzione di politiche che riducano la CO2.
Oltre alla mancanza di fondi, l'eco-sostenibilità urbana risente anche della mancanza di comunicazioni con i cittadini, andando poi a sfociare in un'opposizione vera e propria verso i progetti sostenibili: per questo nei comuni aderenti verrà attivato uno sportello "Energia Verde" per informare e creare un dialogo con i cittadini.
Nei prossimi mesi in alcuni comuni del Lazio, il progetto metterà a disposizione alcuni esperti per mostrare le piattaforme a biomassa per generare elettricità e calore. Queste centrali di piccole dimensioni, aiuteranno a risparmiare e a creare occupazione. Si spera che con questo progetto, aderiscano anche gli altri comuni italiani, creando così una rete di Smart City a beneficio sia economico che energetico.
In Italia ne avremmo proprio bisogno visti i risultati dell'illegalità ambientale dell'ecomafia che pochi giorni fa a presentato Legambiente. 16,7 miliardi di euro di fatturato, 34.120 reati accertati, 28.132 persone denunciate, 8.286 sequestri effettuati. Oltre a questo, vi è un aumento dei clan coinvolti, ci sono sempre più incendi boschivi e cresce l'abusivismo edilizio.
Un "settore" che non conosce la recessione economica ma continua ad aumentare i suoi traffici.