Oggi è iniziata l'estate e in questi giorni sole e caldo stanno colpendo all'improvviso un po' tutti. Così,si cerca in qualche modo di mettersi al riparo dalla calura e dall'afa che provengono dall'Africa accendendo condizionatori e ventilatori o stando il più possibile in luoghi chiusi con aria condizionata. Ma dati i continui aumenti delle bollette dell'energia, di cui gli ultimi sono previsti per luglio, molti si chiedono: "meglio il ventilatore o il condizionatore"?
A livello di consumo non c'è paragone: un condizionatore medio consuma circa 700 watt all'ora, mentre un ventilatore consuma mediamente circa 50 watt all'ora, quasi 15 volte di meno rispetto all'aria condizionata. Utilizzare un ventilatore al posto del condizionatore, dunque, anche se ultimamente viene vista come una scelta impopolare e quasi "antica", appare la soluzione migliore se si vuole guardare al risparmio energetico sulla bolletta a fine estate. Oltretutto, il ventilatore non solo consuma meno energia di un condizionatore, ma permette anche di risparmiare sulle emissioni di carbonio.
Quanto si spende con un condizionatore
Secondo l'Adoc (Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori), l'accensione prolungata del condizionatore per 12 ore al giorno costa in media 3 euro, per cui a fine estate si avrebbe una bolletta dell'energia elettrica più alta di circa 160 euro. Altroconsumo, conferma queste stime: cinque ore al giorno di condizionatore acceso costano mediamente 1,5 euro.
Quanto si spende con un ventilatore
Se si tiene acceso un ventilatore, invece, si spendono solo tra i 2 e i 5 centesimi all'ora, per una spesa giornaliera che può variare da 25 a 60 centesimi (per 12 ore di utilizzo).
Anche se il consumo dipende molto dai modelli che si scelgono, tra ventilatore e condizionatore non c'è partita: se si vuole risparmiare in bolletta e magari anche stare attenti all'ambiente bisogna scegliere il primo.