Il risparmio energetico è l'obiettivo di tutti i consumatori che nel tentativo di ridurre i consumi cercano di ridurre anche il costo delle utenze domestiche. Confrontare le offerte di Enel con quelle di Edison e di tutti gli altri operatori può rivelarsi uno strumento efficace per poter trovare una soluzione di risparmio ma non è tutto.
Per poter risparmiare sui costi dell'energia, infatti, è bene non solo controllare cosa offre il mercato ma anche approcciarsi alla produzione di energia in modo sostenibile, magari installando un impianto fotovoltaico o un scegliendo di ricevere energia da fonti rinnovabili.
E a confermare questa tendenza degli italiani a voler risparmiare sui consumi è la ricerca di Terna dalla quale è emerso che la richiesta di energia elettrica in Italia nell'ultimo mese sia calata del 3,7%.
A marzo 2014, precisamente, la richiesta di energia elettrica è stata uguale a 26,2 miliardi di kWh che, tolti gli effetti dell'aumento della temperatura, ha raggiunto un calo del 2,9% e rispetto all'anno scorso, a parità di giorni lavorativi, questo 2014 ha registrato una temperatura media mensile superiore di quasi un grado.
Dei 26,2 miliardi di kWh che sono stati richiesti a marzo 2014, inoltre, Terna ci dice come si sono distribuiti all'interno della penisola: il 46,9% è andato al Nord, il 29,1% è andato al Centro e il 24,0% al Sud.
La variazione della domanda di elettricità registrata a livello territoriale, ha avuto risultati negativi in tutte le regioni: al Nord si è registrato un -4,4%, al Centro un-3,4% e al Sud un -2,6%.
In generale, il 18% della richiesta di energia è stata scambiata con l'estero, l'82% è stata utilizzata per soddisfare la richiesta nazionale.
Andando ancora di più nel dettaglio, la produzione nazionale netta che è stata di 21,8 miliardi di kWh, ha subito un calo dell'8,5% rispetto al mese di marzo dell'anno precedente.
Un dato positivo invece, riguarda la crescita della produzione di energia da fotovoltaico del 36,9%, da fonti idriche del 19,7% e da fonti geotermiche del 5,2%. Solo quella prodotta da fonti termoelettriche è calata del -17,7% insieme a quella eolica (-24,8%).