Rinnovabili e investimenti nel settore. Un rapporto che in italia va consolidandosi da diversi anni e che anche nel 2013 conferma un trend in positivo. La questione energetica continua ad essere prioritaria e i fatti dimostrano che il Paese è in grado di dare concretezza ai propositi annunciati negli ultimi anni. il caro bolletta ha spinto gli italiani a cercare nuove soluzioni. Il libero mercato ha alimentato l’intraprendenza dei consumatori che, sempre più spesso, utilizzano la rete per informarsi su Illumia e le sue tariffe, su quelle di Eni, di Edison e degli altri fornitori, comparandole e cercando di individuare la soluzione più adatta.
In Italia Rinnovabili al +5,7%
Ridurre i consumi, cercare soluzioni sul web, porre le varie offerte sull’energia esistenti a confronto sono possibilità a portata di tutti i cittadini per combattere il salasso causato dalle bollette. Ma è attraverso la progettualità, il progresso e la tecnologia che è possibile costruire un sistema più efficace e in grado di semplificare la vita dei cittadini. E l’italia dimostra di aver afferrato il concetto. La green economy cresce in modo consistente, il Belpaese è sempre più verde, le rinnovabili assumono un ruolo centrale. A rivelarlo è l’ultimo rapporto pubblicato da GSE (Gestore Servizi Energetici): nel 2013, l’energia rinnovabile rappresenta il 16,7% del totale, con un aumento del 5,7% rispetto al 2012.
Il settore termico è quello che assorbe i maggiori consumi
In totale, nell’arco dell’intero anno in Italia sono stati consumati complessivamente 124 Mtep (Mega tonnellata equivalente di petrolio) di energia, di cui 20,7 Mtep derivanti direttamente da tecnologie rinnovabili. Ad assorbire la quota più importante dei consumi è stato il comparto termico, che ha consumato il 51% del’energia totale. A seguire quello elettrico, che ne ha utilizzato il 43%; il restante 6% è appannaggio dei biocarburanti.
Il rapporto nel dettaglio
Leader nella produzioni di energie rinnovabili è il comparto idraulico, da cui proviene il 44% dell’energia green generata in Italia. Dal solare proviene il 21% della produzione, il 16% dalle bioenergie, il 14% dall’eolico, il 6% dal geotermico.
Diminuiscono anche i consumi. I 124 Mtep utilizzati nel 2103 rappresentano, infatti, il valore più basso degli ultimi 10 anni. l’obiettivo fissato dall’UE all’interno del programma Energia 20 20 20 è già vicinissimo. Secondo i parametri stabiliti, l’obiettivo è quello di raggiungere il 20% della produzione energetica totale sfruttando le risorse rinnovabili entro il 2020, appena il 3,3% in meno di quanto, in anticipo di 7 anni, lo Stivale è già stato in grado di fare. Anche se, come ricorda lo stesso rapporto del GSE: “la possibilità di mantenere la quota dei consumi finali coperta da rinnovabili su tali livelli dipenderà, oltre che dalla performance delle FER stesse nei prossimi anni, anche dall’andamento dei consumi energetici totali dopo anni di decrescita causata principalmente dalla congiuntura economica”.