Produrre energia elettrica è stato, ed è ancora di più oggi, obbiettivo primario per l'uomo moderno. Mano a mano che il tempo passa però, le fonti principali sfruttate fino ad ora per ricavare tale energia (Petrolio, Gas naturale, Carbone) si vanno sempre più assottigliando, con conseguente aumento dei costi.
L'Energia Nucleare, classificata come valida alternativa ai combustibili fossili, è attualmente gravata da incognite legate alla sicurezza delle centrali (rischio radioattività) e smaltimento scorie radioattive. Altre fonti usate per produrre energia elettrica, tipo Centrali Idroelettriche, Centrali Eoliche, Pannelli Fotovoltaici, riescono a produrre energia ma sono legate a fattori ambientali che ne influenzano la convenienza, e non sempre a basso costo.
In questo contesto nasce e si inserisce un futuristico progetto, tutto italiano: il Polywec.
Polywek (Polymeric Wave Energy Harvesting) è un'idea promossa dai ricercatori della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa attraverso l'omonimo progetto, coordinato da Marco Fontana e Rocco Vertechy, del laboratorio di robotica percettiva dell'istituto Tecip (Tecnologie della Comunicazione, dell'Informazione, della Percezione).
Finalità di questo progetto avveniristico è quello di riuscire a ricavare energia elettrica, sfruttando il moto ondoso del mare. A sviluppare questa idea innovativa vi sono, oltre ai ricercatori italiani, 29 partner di 11 Paesi Europei, più il Brasile, Paese osservatore per i prossimi due anni. Il costo di tutta l'operazione poggia su un budget di 12 milioni di euro (di cui ben 9 finanziati dall'Unione Europea).
Il recente meeting internazionale svoltosi proprio a Pisa, presso la Scuola Superiore Sant'Anna, ha visto la presentazione dei primi prototipi in scala, capaci di trasformare l'energia naturale del moto ondoso in energia elettrica.
Il "cuore" del progetto Polywek risiede negli "Elastomeri Elettro Attivi", cioè gomme elastiche con proprietà di sapersi deformare, conformandosi al moto ondoso e capaci di convertire l'Energia Elastica in Energia Elettrica. Attraverso il progetto Polywek si stanno mettendo a punto e perfezionando, "Trasduttori ad elastomero elettroattivo" capaci di auto adattarsi a differenti fondali marini e a svariati movimenti ondosi
Si è stimato che, per i Paesi che si affacciano sul mare, nel nostro caso l'Italia, l'energia marina potrebbe soddisfare il fabbisogno di elettricità, riuscendo a coprire oltre il 20% del totale.