Forse è capitato a molti di noi di vedersi recapitare per posta una bolletta che non sembrava nemmeno la nostra: convinti di aver scelto una tariffa, magari dopo un'attenta comparazione delle offerte Enel Energia con quelle degli altri operatori del settore, ci troviamo invece davanti a sgradite sorprese.
Per quanto siano molte le tariffe di luce e gas convenienti, vedersi scambiare la nostra offerta scelta con cura e con attenzione al nostro portafogli con un'altra è senz'altro frustrante e fastidioso, non solo per le nostre tasche ma anche per il nostro tempo, che pensiamo di dover trascorrere su infuocate linee telefoniche litigando con gli operatori.
Ecco qui però una piccola guida per denunciare al gestore del servizio l'errore di fatturazione e vederci rimborsati della somma versata in eccesso.
Il primo step da compiere consiste nell'inviare quanto prima un reclamo: se leggendo la bolletta infatti ci siamo resi conto di un errore da parte del gestore del servizio, dovremo accedere ad internet e cercare sul sito ufficiale della compagnia erogatrice il modulo apposito per presentare un reclamo. Questo documento dovrà essere compilato in ogni sua parte e inviato via raccomandata a/r insieme alla bolletta da contestare.
Una volta ricevuto il reclamo, l'operatore sarà tenuto a indicare il nome e il riferimento organizzativo a cui l'utente potrà riferirsi dopo il reclamo, dunque rispondere all'utente entro 40 giorni, con la motivazione dell'errore.
Per vedersi riaccreditare la somma detratta per sbaglio, l'operatore dovrà riconoscere l'errore di fatturazione, in modo da ricalcolare la somma e riaccreditarla all'utente entro 90 giorni dal momento in cui è pervenuta la richiesta di rimborso da parte del consumatore.
Qualora l'azienda ritardi questa scadenza, questa dovrà provvedere ad un indennizzo di 20 euro tramite la bolletta. Se il consumatore non riceverà risposta entro 180 e non oltre i 270 giorni, l'indennizzo previsto corrisponderà a 40 euro. Se i giorni di attesa saranno invece 270, l'indennizzo ammonterà a 60 euro.
Se invece non abbiamo ancora pagato la bolletta con l'importo errato, basterà segnalarlo all'azienda fornitrice, in modo da annullare la fattura precedente e farsene generare una nuova, stavolta con l'importo corretto.