Comprare elettrodomestici nuovi costa meno che riparare i nostri vecchi apparecchi. Uno studio tedesco ha indagato la tendenza delle case produttrici ad immettere sul mercato beni sempre meno durevoli così da invogliare i consumatori ad effettuare acquisti. Quando parliamo di dispositivi elettrici, però, occorre prestare molta attenzione e prediligere apparecchi con una classe di consumo energetico elevata così da ridurre al minimo i costi in bolletta. Sono i piccoli accorgimenti infatti a consentirci di limitare le spese, così come mettere le tariffe luce e gas più vantaggiose a confronto tra quelle delle principali compagnie.
Affinché l'Italia raggiunga gli standard europei in fatto di emissioni di Co2 è essenziale che ciascun consumatore adotti prassi consumo consapevoli, acquistare lampadine a risparmio energetico non basta: bisogna riflettere attentamente sulle reali necessità personali e della propria famiglia, solo così sarà possibile comprendere se scegliere Enel Energia e le sue proposte, piuttosto che comparare le offerte Edison ed Acea.
La scelta degli elettrodomestici è uno dei fattori che incide maggiormente sulle spese per la fornitura elettrica ma che fare quado il forno o la lavatrice si rompono? Una valida possibilità è acquistare un apparecchio di ultima generazione, i prezzi sul mercato sono abbastanza contenuti ed un elettrodomestico recente sarà anche più efficiente energeticamente.
Non di rado, infatti, riparare un vecchio apparecchio può risultare maggiormente dispendioso rispetto ad acquistarne uno nuovo, mettere a nuovo la pompa della lavatrice, per citare un esempio, può costarci fino a 250 euro. Secondo gli studiosi tedeschi questo rientra nella strategia commerciale dell'obsolescenza programmata. Guasti che compaiono subito dopo il periodo di garanzia e riparazioni costosissime rientrerebbero in questa tendenza che, di fatto, comporta dei benefici solo per i produttori.
Simili strategie oltre a pesare sulle tasche dei consumatori comportano considerevoli danni per l'ambiente da cui preleviamo le materie prime e l'energia per produrre beni poco durevoli. Per combattere tale prassi in Francia i Verdi hanno presentato un emendamento ad una proposta di legge al fine di introdurre un nuovo capo d'accusa contro l'obsolescenza programmata: la truffa al consumatore. La pena per chi accorcia intenzionalmente la durata di vita di un prodotto sin dal suo concepimento, potrebbe costare ai responsabili fino a 2 anni di carcere e trecentomila euro di multa.
Ma cosa fare dunque per limitare i danni e difendersi da queste tecniche industriali? Innanzitutto occorre utilizzare i dispositivi in modo corretto, in secondo luogo è bene sapere che tutti i prodotti dispongono di 24 mesi di garanzia per legge. Grandi catene commerciati dispongono inoltre, di strumenti per estendere la copertura sugli elettrodomestici.