Le bollette della luce e del gas rientrano tra le voci di spesa che pesano maggiormente nei bilanci di molte famiglie italiane. Per questa ragione l'Autorità per l'energia ha deciso di sostituire i vecchi contatori con dei dispositivi di nuova generazione in grado di misurare esattamente i consumi di ogni singola abitazione. L'operazione di sostituzione dei vecchi contatori partirà a breve, ma quali saranno le conseguenze per gli utenti, e soprattutto, a chi saranno addebitati i costi dell'operazione?
Sono proprio queste le domande che si pongono molti consumatori. In quest'articolo cercheremo di capire non solo come funzionano questi nuovi contatori elettrici, meglio indicati con l'espressione smart meter, ma soprattutto cosa cambierà concretamente per i consumatori e per le aziende.
Come funzionano i nuovi contatori elettrici?
La sostituzione dei vecchi contatori elettrici con dei modelli più avanzati ed evoluti, definiti appunto di "seconda generazione", rappresenta in realtà la seconda fase di un processo avviato già nel 2000/2001. Fu proprio in quegli anni che avvenne il primo intervento di rinnovamento dei contatori elettrici. Secondo quanto diffuso dall'Autorità per l'energia, i nuovi piani di sostituzione partiranno solo nel 2017 e coinvolgeranno oltre 30 milioni di appartamenti.
Con gli "smart meter", i contatori intelligenti di seconda generazione, sarà possibile compiere diverse operazioni. Infatti, oltre al monitoraggio dei consumi che avverrà ogni 15 minuti, sarà possibile effettuare il cambio della fornitura al superamento delle fasce orarie predefinite, e ottenere quindi dei dati utili per risparmiare sui consumi energetici domestici. In questo modo sarà possibile anche valutare la reale convenienza del proprio piano tariffario.
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Quanto costeranno i nuovi contatori elettrici agli italiani?
Oltre ad fornire delle importanti informazioni in merito all'operazione, ovvero i tempi e il quadro normativo di riferimento, l'Autorità dell'energia ha fatto sapere che l'attuazione dell'intervento non prevederà dei costi aggiuntivi per i consumatori. Ciò vuol dire che l'operazione non dovrebbe comportare altri costi nelle bollette dell'energia elettrica. L'Autorità avrebbe anche assicurato "tariffe di misura invariate" ma a fronte di un numero maggiori di servizi.
Ciò vuol dire che le spese dei consumatori non subiranno neanche una riduzione e resteranno sostanzialmente invariate. Quindi, a conti fatti la sostituzione dei contatori elettrici non porterà neanche una riduzione dei i costi. Tuttavia si tratta di un'operazione non rinviabile, se si pensa che la durata massima di un dispositivo del genere è di 15 anni.
Quali saranno le conseguenze per il mercato?
L'arrivo dei nuovi contatori provocherà delle conseguenze anche sugli equilibri del mercato energetico e sui mercati "paralleli". Infatti l'installazione di questi nuovi misuratori potrebbe ad esempio incrementare e rafforzare la diffusione della fibra ottica alle famiglie e alle imprese, ma solo a patto che tutti gli operatori coinvolti godano delle stesse condizioni.
L'arrivo dei nuovi contatori elettrici richiederà anche l'attuazione di un piano di informazione capillare e globale, in grado di coinvolgere l'intera collettività e tutte le società distributrici del nuovo servizio. Nonostante l'immediato avvio dell'operazione, restano ancora delle incertezze in merito agli obblighi di installazione. Al momento l'unica certezza riguarda l'inizio del processo di sostituzione, previsto a partire dall'inizio del 2017.