Il pannello fotovoltaico a tecnologia olografica rappresenta una tra le novità più interessanti del settore dell'energia rinnovabile. La notizia giunge dall' Instituto Holografico Andaluz che ha deciso di realizzare un pannello dove la luce è unita da un sistema di lenti con due raggi laser monocromatici.
Da un punto di vista tecnico i vantaggi sono diversi perché, colpendo una precisa porzione di pannello si aumenta l'efficienza della cella e questo evita di doverne utilizzare di alta qualità. La rifrazione con il variare dell'angolazione effettuata presenta spostamento minimo che non incide sulla cella.
Il numero di celle può essere anche ridotto e questo rappresenterebbe una spesa inferiore con un più semplice smaltimento dei prodotti in silicio. Questi importanti vantaggi rappresentano delle novità di un certo rilievo proprio perché in questo momento la tendenza è quella di ottimizzare la resa del pannello cercando però di mantenere contenuti i costi per la realizzazione dello stesso. Si provano infatti ad usare materiali semplici che però sappiano garantire una resa ottimale e questo connubio non riesce sempre perfettamente mentre con la soluzione dei pannelli a concentrazione olografici si realizza un'ottima efficienza e una spesa contenuta.
Per avere le certificazioni necessarie che gli consentano di commercializzare questo tipo di pannello è necessario dimostrare il rapporto efficienza/prezzo. Per queste nuove tecnologie al momento gli incentivi sono davvero limitati e questo non consente di avere uno sviluppo ampio sul territorio tale da consentirne una migliore conoscenza. Il fotovoltaico a film sottile è invece una tipologia piuttosto consolidata con costi di produzione bassi che, nel caso in cui la soluzione del fotovoltaico olografico avrebbe mercato, ci sarebbe un effettiva concorrenza tra le due tipologie.