Il mercato di luce e gas ha da tempo iniziato la via della liberalizzazione attraverso una vera e propria rivoluzione dei contratti di fornitura: chi ha già fatto una scelta e ha stipulato un contratto ha dovuto fare un passo importante e districarsi nella rete di offerte del mercato libero dell'energia. La politica, sempre che non subentri qualche cambiamento, è quella di eliminare gradualmente i contratti definiti di maggior tutela in nome della liberalizzazione totale del mercato dell'energia.
Quali sono, a distanza di qualche tempo, i vantaggi economici sulle bollette? Le migliaia di famiglie, attività pubbliche e private che hanno scelto il mercato libero e abbandonato le vecchie tariffe amministrate, secondo le stime hanno avuto un risparmio sulla bolletta fino al 5%. Ma come scegliere il contratto più adatto alle proprie esigenze? Valutato bene il piano tariffario più in linea con i propri consumi, l'utente non deve farsi distrarre dalle strategie messe in atto dagli operatori del settore, che offrono numerosi gadget, polizze e prodotti in offerta insieme alla sottoscrizione del nuovo contratto.
Per quanto riguarda il risparmio in bolletta, sembra che si sia già raggiunto il limite massimo: la bolletta stessa, infatti, è costituita per oltre la metà da voci che non possono essere ritoccate, come la spesa per la distribuzione, gli oneri di sistema, i finanziamenti alle energie rinnovabili e i costi per lo smaltimento dei residui nucleari.
Cosa succederà se, ipoteticamente, si arrivasse alla liberalizzazione totale del mercato dell'energia? I consumatori, in cerca di rassicurazione, si chiedono anche se il mercato sia effettivamente maturo per procedere alla eliminazione delle tariffe amministrate: la tendenza potrebbe diventare quella di continui cambi di operatore, indirizzati ogni volta verso la migliore e ultima offerta più conveniente.