Luce e gas al centro di un'azione congiunta dell'Autorità per l'Energia e della Guardia di Finanza. Malgrado siano sempre di più gli strumenti che permettono di confrontare le offerte di luce e gas, molto spesso nelle bollette degli utenti vengano riconosciuti costi non dovuti o non strettamente legati al servizio. Per questo, dopo il successo dello scorso anno, che ha portato al recupero di 15 milioni di euro, a due denunce penali e a 4 procedimenti sanzionatori, GdF e Autorità rinnovano il loro impegno stendendo un piano di vigilanza congiunto nei settori gas, energia elettrica e idrico.
Oltre ai tanti strumenti forniti dal web per informarsi sulle tariffe di Enel Energia e dei più grandi operatori del mondo energetico come Illumia, GDF Suez, A2A e molti altri, i consumatori potranno quindi fare affidamento su nuove tutele. Oltre al controllo della documentazione e del calcolo dei rincari a carico degli utenti, la manovra ha come obiettivo quello di vigilare sulla qualità dei call center e sulla corretta applicazione dei bonus di sconto.
LA SITUAZIONE
Secondo i dati forniti dall''Autorità per l'energia, si conta che nel primo trimestre del 2015 il prezzo lordo dell'energia elettrica per un consumatore domestico tipo ammonta a 18,52 c€/KWh. Di questo valore il 13,44% è rappresentato dalle imposte, il 23,97% dagli oneri generali di sistema, il 17,93% dai costi di rete e di misura ed il restante 44,65% è rappresentato dai costi di approvvigionamento e vendita. Invece, per quanto riguarda la fornitura del gas naturale, nello stesso periodo, il valore ammonta a 81,73 c€/m³ di cui il 43,68% è rappresentato dai servizi di vendita, il 19,07% dai servizi di rete ed il 37,24% dalle imposte.
PRINCIPALI LINEE DI SVILUPPO DEL PIANO DEI CONTROLLI 2015
Quest'anno, oltre alle tradizionali attività di ispezione sulla sicurezza del gas, sul settore idrico e sulla continuità del servizio elettrico, il piano prevedrà:
1- La verifica delle spese di investimento dichiarate dalle imprese per il calcolo delle tariffe. Questo a tutela del consumatore che spesso è chiamato a pagare rincari in bolletta per costi non strettamente legati al servizio.
2- Il controllo delle tariffe applicate al settore idrico (oltre ai costi di investimento dichiarati, sarà verificata l'effettiva restituzione della quota di remunerazione del capitale investito nel periodo 21 luglio 2011 – 31 dicembre 2011, abolita dal referendum).
3- La verifica del rispetto della regolazione sul potere calorifico, pressione e grado di odorizzazione del gas.
4- La vigilanza congiunta sulla trasparenza e l'integrità dei mercati energetici all'ingrosso, REMIT.
I RISULTATI DEL 2014
Il Piano di quest'anno prende lo spunto da quello del 2014 e dai buoni risultati da esso ottenuti. Infatti lo scorso anno la manovra congiunta fra l'Autorità e la GdF ha portato al recupero d i 15 milioni di euro sul valore degli investimenti nella distribuzione gas remunerati ai fini tariffari. Nello stesso settore 14,5 milioni di euro derivano invece dai controlli sugli incentivi ricevuti per la qualità del servizio e sul corretto operato delle imprese nel riconoscimento degli indennizzi dovuti. Per quanto riguarda il settore idrico, invece, il Piano 2014 ha poi portato all'avvio di alcuni procedimenti sanzionatori che hanno ridotto le tariffe riconosciute. Di questo hanno potuto beneficiare i consumatori che hanno goduto di un abbassamento del costo della prestazione. Inoltre sono state avviate sanzioni per più di 11 milioni di euro. Due denunce e 4 procedimenti sanzionatori concludono il lungo elenco di successi della scorsa edizione. Il procedimento ha, infine, avuto un perfetto effetto deterrente che ha portato alla diminuzione dei reclami e ad un ritorno al rispetto delle regole.