Il principio che favorisce il successo della cogenerazione è molto semplice: doppia produzione e consumo unico di energia. Gli impianti di cogenerazione, infatti, permettono di produrre contemporaneamente luce e gas a fronte di un unico consumo di energia che si traduce in un risparmio sia economico sia energetico. La potenzialità di questi impianti è elevata, tanto che nel prossimo futuro sembra che la cogenerazione possa essere una delle più importanti soluzioni per il mercato dell'energia a livello europeo.
Nonostante i vantaggi e la convenienza di questi impianti sia dal punto di vista energetico che economico, la cogenerazione nel nostro Paese non ha ancora "spiccato il volo". Secondo il recente Rapporto annuale dell'Enea, i risultati raggiunti dalla cogenerazione nel nostro paese sono buoni, ma ampiamente sottodimensionati. Il Rapporto dice che "la tecnica cogenerativa è ormai consolidata […]" ma gli impianti " sono penalizzati da un pronunciato effetto di scala, per cui le piccole applicazioni scontano costi di installazione per kW elettrico installato, sensibilmente superiori rispetto ai grandi impianti da decine di MW".
Nel prossimo futuro, sembra però che lo scenario della cogenerazione possa migliorare. Secondo uno studio GSE-RSE, anche senza incentivi la cogenerazione ad alto rendimento entro il 2020 può crescere di un 25% circa in termini di potenza elettrica installata e del 41% come energia termica, con una riduzione dei consumi di energia primaria dell'ordine di 0.9 Mtep (migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio).
Gli incentivi, per altro, ci sono e non sono pochi. Dall'autunno 2011 il ministero dello Sviluppo economico ha varato il nuovo regime di sostegno per la cogenerazione che si basa sul sistema dei certificati bianchi che vengono riconosciuti per un periodo di 10 anni per gli impianti di produzione e di 15 anni per gli impianti abbinati al teleriscaldamento. Se si tratta di interventi nell'edilizia questi vantaggi vengono aggiunti agli sgravi fiscali del 55% per le ristrutturazioni ecologiche. Inoltre la cogenerazione nei prossimi mesi potrà avvantaggiarsi anche del Fondo di Rotazione del Protocollo di Kyoto, che è stato lanciato dal ministero dell'Ambiente qualche giorno fa e che prevede 600 milioni di euro destinati agli interventi di efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili.