Prescrizione bollette luce e gas: 5 anni per richiedere il pagamento

I fornitori hanno cinque anni per richiedere il pagamento delle bollette luce e gas prima che vadano in prescrizione

Prescrizione bollette luce e gas: 5 anni per richiedere il pagamento

Le bollette luce e gas rappresentano spesso un problema per gli italiani che, dopo essersi informati sulle tariffe luce e gas dei diversi fornitori, hanno scelto l'offerta più consona alle proprie esigenze. Capita infatti spesso che arrivino fatture contenenti gli importi di più mensilità in un'unica volta, a causa dell'inadempienza del fornitore, che si scorda di leggere i contatori o inviare le fatture. Come fare in questi casi per evitare di pagare in un un'unica tranche cifre molto elevate?

Prescrizione bollette luce e gas cos'è

Secondo la legge italiana il passare del tempo può determinare la perdita dell'esercizio di un diritto per chi ne è titolare. La prescrizione delle bollette gas e luce si riferisce al pagamento di una fattura di luce o gas relativa ad un periodo passato.

In pratica quando "passa un determinato periodo", durante non viene recapitato alcun avviso, il fornitore non ha più il diritto di esigere il versamento di quell'importo.

Quando il titolare non esercita per il tempo determinato dalla legge un diritto, questo si estingue per prescrizione ex art. 2934 del Codice Civile

Prescrizione bollette luce e gas come funziona

Solitamente si può diluire il pagamento in più rate, ma accade molte volte che la pretesa di pagamento arrivi dopo che il diritto della società creditrice è andato in prescrizione. È bene quindi sapere quali sono i termini per la prescrizione delle fatture luce e gas. Il periodo entro il quale il fornitore può richiedere il pagamento ammonta a un massimo di cinque anni. Pertanto chi, dopo aver messo le tariffe di Enel Energia a confronto con quelle degli altri fornitori, ha scelto il proprio operatore, farebbe meglio a conservare per questo periodo le ricevute di tutti i pagamenti delle bollette, per mettersi al sicuro dalle richieste di pagamento delle società fornitrici.

Tali termini sono indicati dal codice civile, nel quale vengono prescritti in cinque anni gli interessi e in generale tutto ciò che deve essere pagato annualmente o in termini più brevi. Se la società fornitrice si scorda di inviare la fattura la colpa non ricadrà sul consumatore, che quindi non potrà essere dichiarato moroso.

Tempo di decorso della prescrizione bollette

Sempre secondo quanto riportato nel codice civile, la prescrizione decorre dal momento in cui il diritto può essere fatto valere. In pratica il quinquennio va conteggiato dal giorno in cui l'azienda fornitrice poteva leggere i contatori. Cade così la versione dei fornitori, i quali sostenevano che i cinque iniziassero dalla data di emissione della fattura. Se quindi la fattura tarda ad arrivare, anche a causa di disguidi postali, gli utenti non hanno responsabilità.

Il cittadino ha sempre il diritto a chiedere la rateizzazione delle somme dovute relative al periodo di mancato recapito delle fatture, a patto però che la richiesta venga effettuata prima della data di scadenza della fattura di conguaglio. Per quanto concerne il risarcimento danni, una volta erano previsti indennizzi automatici per coloro che non ricevevano le fatture periodiche. Sebbene non vi sia più questa possibilità, se il consumatore riuscisse a dimostrare di aver subito un pregiudizio dalla mancata fatturazione dei consumi può ottenere il risarcimento mediante una causa ordinaria.

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