Venerdì il decreto sulle liberalizzazioni è stato approvato e con questo anche una serie di provvedimenti che nei prossimi mesi riguarderanno i settori di luce e gas. Già a una lettura della bozza del DL gli interventi nel campo dell'energia erano apparsi importanti e sostanziali. Ora che sono stati confermati, il settore energetico si prepara a grandi cambiamenti.
Cominciamo dal mercato del gas. La novità maggiore in questo settore è sicuramente costituita dalla tanto annunciata separazione tra Eni e Snam (che comprende la rete dei gasdotti di Snam rete gas, gli impianti di stoccaggio della Stogit, la rete di vendita di Italgas e il rigassificatore di Gnl Italia). L'importanza di questa separazione, che verrà definita entro sei mesi da un apposito decreto del Consiglio dei ministri, è dovuta al fatto che in questo modo, secondo il Governo, si aprirà effettivamente la concorrenza nel mercato del gas naturale. Uno sviluppo ottimale della rete e la possibilità di accesso a tutti gli operatori senza condizioni discriminanti rappresentano infatti le garanzie per la nascita e la crescita di un mercato concorrenziale del gas anche nel nostro Paese.
A partire dal trimestre successivo l'entrata in vigore del decreto, per adeguare i prezzi di riferimento del gas naturale ai valori europei per i clienti vulnerabili, l'Aeeg dovrà introdurre progressivamente, tra i criteri dell'aggiornamento, anche il riferimento ai prezzi del gas rilevati sul mercato. Il confronto diretto con i prezzi degli altri Paesi mira a diminuire le differenze tra i costi della bolletta del gas dei consumatori finali italiani rispetto a quelli europei. Per quanto riguarda le imprese, inoltre, sono state prese delle misure per ridurre i costi di approvvigionamento di gas che hanno come obiettivo l'approvvigionamento diretto di gas naturale dall'estero.
Vediamo ora ciò che il decreto verrà a cambiare nel settore dell'energia elettrica. Per abbassare i costi finali della bolletta della luce è stato previsto un nuovo metodo di calcolo che verrà agganciato non più ai contratti a lungo termine, ma a quelli spot, più vantaggiosi. L'Autorità per l'energia dovrà quindi fare "la revisione complessiva della disciplina di riferimento del mercato elettrico". Altro punto chiave che ultimamente ha fato discutere e che il decreto mira a risolvere è la questione del costo delle rinnovabili. In questo senso il check-up sul costo delle rinnovabili dovrà essere pronto entro la fine di febbraio. Nei due mesi successivi l'Aeeg potrà emanare i provvedimenti che saranno destinati alla "riduzione dei costi degli oneri di sistema e per le aree territoriali" che presentano la maggiore concentrazione di impianti eolici e fotovoltaici. Sono previsti anche degli interventi per l'accelerazione delle procedure per l' approvazione del piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale.
Tutti questi interventi, uniti a una maggiore concorrenza nel settore dei carburanti, potranno portare a dei risparmi notevoli per le tasche delle famiglie italiane. Secondo le stime delle associazioni dei consumatori, una famiglia tipo italiana, grazie alle liberalizzazioni relative alle bollette di luce e gas e carburanti, potrebbe risparmiare fino a circa 400 euro in un anno. Un risparmio notevole, che si quantifica nei termini dell'11% sulle spese destinate a beni e servizi. Infine, anche per le imprese, che mediamente pagano il 25% in più rispetto a quelle europee per le bollette di luce e gas, si prevede un alleggerimento delle spese per i costi dell'energia.
In attesa di vedere se queste cifre verranno confermate, i consumatori che vogliono risparmiare sulla bolletta di luce e gas possono far riferimento al servizio di SuperMoney, che confronta le migliori tariffe di luce e gas offerte di molte aziende operanti sul mercato come Eni, Enel Energia e altre ancora.