Sulla facciata del 'Biq-House' una palazzina composta da cinque piani in costruzione nei pressi di Amburgo è stato montato un bioreattore ad alghe che fornirà biomassa dalla quale si ricaverà energia termica e un idoneo ombreggiamento utile per le variazioni termiche.
All'interno dei pannelli di vetro, che rivestono le pareti esterne, sono coltivate microalghe che per effetto di un processo di fotosintesi assorbono i raggi solari e l'anidride carbonica creando un sistema di ombreggiamento.
Le alghe producono anche biomassa con la quale si ottiene energia termica utile per il riscaldamento degli ambienti dell'edificio e acqua calda. Inoltre queste piante risultano dare anche un effetto insonorizzante.
Il calore prodotto dalla biomassa delle alghe viene usato per riscaldare l'edificio nel periodo rigido invernale e come fonte di energia elettrica, mentre grazie all'ombreggiamento dell'edificio si riesce a mantenere una temperatura più bassa in estate.
Dalla biomassa viene infatti estratto il metano da un impianto di biogas presente in zona limitrofa e di seguito viene prodotto calore che torna nuovamente a essere immesso nell'edificio.
Ogni parte della superficie della facciata emette una certa quantità di biomassa che a sua volta tende a produrre quantitativi di energia elettrica che soddisferanno in buona parte le esigenze dei futuri occupanti dell'edificio. Nel palazzo sono presenti diverse unità abitative di vario taglio, sia piccole che grandi.
La struttura, che è stata progettata dallo studio austriaco Splitterwerk di Graz, si trova in una zona prevalentemente residenziale.