Alla fine il cerchio si chiude: il mondo agricolo incontra la tecnologia più avanzata per la produzione di bioenergia. È stato da poco inaugurato a Bondeno, in provincia di Ferrara, il Bioenergy Parks, che con i suoi 90mila metri quadri è la più grande struttura italiana a biogas.
Il complesso è costituito da quattro impianti, ognuno da un megawatt, una vera e propria filiera energetica che utilizza la materia prima, mais e sorgo, fornita dagli
agricoltori per produrre energia pulita. Un progetto che ha una forte spinta imprenditoriale locale perché per accorciare la filiera è necessario che la coltivazione
della materia prima avvenga nel raggio di 20/30 chilometri dalla zona in cui si trova l'impianto. Inoltre gli agricoltori del ferrarese, grazie a questa iniziativa,
potranno contare su un contratto di quindici anni che permetterà loro di fare progetti per il futuro contando su una base di partenza certa. Innovazione e occupazione
tutte in uno.
L'investimento complessivo per la creazione del Bioenergy Parks è stato di 20 milioni di euro, mentre per il funzionamento degli impianti ci sarà bisogno di 72.000
tonnellate annue di mais. Vale a dire che nelle zone limitrofe circa 1.500 ettari di terreno saranno (in base a contratti già stipulati) destinati a questo tipo di
coltivazione. In pratica all'atto della semina, gli agricoltori avranno già la certezza di vendere quel prodotto. Giornalmente l'impianto verrà caricato con quantità crescenti di biomasse, fino a raggiungere lo stand per produrre energia elettrica. L'immissione in rete dell'energia avverrà immediatamente attraverso un'apposita cabina.
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