Lo sviluppo dei pannelli fotovoltaici, almeno fino ad ora, ha incontrato molte difficoltà, date soprattutto dai costi di produzione elevati su scala industriale. L'Istituto dei materiali per l'elettronica e il magnetismo (Imem-Cnr) di Parma ha messo a punto una nuova tecnica per produrre celle solari a basso costo; si tratta di un processo di produzione di celle solari a film sottile a base di seleniuro di rame, indio e gallio, che funziona a basse temperature e consente di utilizzare un'ampia gamma di substrati integrabili negli edifici.
Come spiegato da Massimo Mazzer, uno dei responsabili della ricerca, i pannelli sono formati da un materiale policristallino, il Cigs, "ideale per le applicazioni fotovoltaiche perché assorbe la luce in modo molto efficiente", ma molto difficile da sintetizzare. Finora si è sempre ricorsi a processi di sintesi complessi, che richiedono numerosi passaggi in condizioni anche molto diverse di temperatura e pressione: la produzione su scala industriale di moduli fotovoltaici a base di Cigs non è pertanto decollata a causa degli alti costi."
Il gruppo di ricerca italiano ha messo a punto una tecnica, definita "a freddo" che consente di depositare film sottili di Cigs con un unico passaggio a temperature di circa 270 gradi, molto più basse dell'attuale limite inferiore di circa 400 gradi dichiarato da altri centri di ricerca e industriali in tutto il mondo; tutto ciò è stato possibile grazie all'utilizzo delle scariche elettriche controllate per vaporizzare istantaneamente il Cigs dalla superficie di un lingotto e trasferirlo sul substrato della cella solare. "Uno dei principali vantaggi che derivano dall'abbattimento delle temperature - ha spiegato Mazzer - è la possibilità di produrre celle solari a film sottile di Cigs su un'ampia gamma di substrati, tra cui nastri metallici o materiali plastici flessibili, realizzando per esempio prodotti fotovoltaici da integrare nell'edilizia, dove si consumano i due terzi circa di tutta l'energia elettrica distribuita dalla rete".