Gli impianti fotovoltaici sono considerati delle valide soluzioni per ridurre il costo delle bollette per l'energia elettrica. Il risparmio è infatti garantito dall'impiego dell'energia autoprodotta che riduce inevitabilmente le occasioni di prelievo dalla rete elettrica. Per attuare una strategia di risparmio davvero efficace è consigliabile abbinare l'installazione di un impianto fotovoltaico alla scelta di una tariffa energetica conveniente e in linea con le proprie esigenze di consumo. Data la vasta scelta di soluzioni è preferibile mettere le tariffe per l'energia elettrica delle varie compagnie a confronto, per individuare quella più conveniente e in grado di soddisfare le proprie esigenze.
L'elevato numero di compagnie energetiche e la vasta scelta di soluzioni per la fornitura possono rendere la scelta difficile e non immediata. In questi casi meglio procedere con calma, cercando di individuare le proposte del mercato, ad esempio informandosi su Enel e le sue offerte, o su Eni o ancora su Edison e tutti gli altri operatori del mercato, per raccogliere le informazioni utili per la ricerca.
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Impianti fotovoltaici: quali sono i costi da considerare
Dotarsi di un impianto fotovoltaico significa affrontare un vero investimento. I costi comprendono non solo l'acquisto dei pannelli solari ma anche tutte le spese relative all'installazione, alla manutenzione, alle pratiche burocratiche, all'assicurazione, ovvero tutte le spese che bisogna affrontare nell'arco della vita dell'impianto fotovoltaico stesso. Prima di procedere con la scelta e l'acquisto occorre quindi informarsi sui quei fattori che possono far variare il prezzo iniziale di un impianto. Oltre al prezzo dei pannelli, occorre aggiungere anche tutti i costi relativi alla fase di installazione e quindi all'acquisto delle componenti utili per la sua durevolezza e resistenza sul tetto come le strutture di supporto del pannello fotovoltaico; i costi di progettazione che variano in base al grado di accessibilità del luogo prescelto; i costi di disbrigo delle pratiche burocratiche e di allaccio alla rete elettrica a cui si sommano i costi di manutenzione e pulizia dei pannelli da sostenere una volta all'anno.
I vantaggi
Come ogni forma di investimento, i costi sostenuti inizialmente verranno ammortizzati nel corso degli anni, valutando anche tutti gli effetti positivi ottenuti. Tra i vantaggi più rilevanti ci sono:
- Tagli sul prezzo di acquisto garantiti dalle detrazioni fiscali Irpef e dagli incentivi statali;
- riduzione dei costi delle bollette elettriche grazie all'impiego di energia prodotta e auto-consumata. Inoltre con l'aumento dei costi dell'energia elettrica previsti per i prossimi anni, il risparmio crescerà proporzionalmente. A questo si aggiunge anche la remunerazione dell'energia immessa in rete attraverso lo "scambio sul posto" o la vendita ("ritiro dedicato") dell'energia al Gse;
- limitati costi di manutenzione spesso dovuti alla sostituzione dell'inverter e di altri piccoli interventi ordinari;
- vantaggi ambientali e per la salute della collettività;
- vantaggi economici e generazione di nuovi posti di lavoro;
- maggiore indipendenza energetica dall'estero grazie alle ridotte importazione delle materie prime a fini energetici.
Gli svantaggi
- La produzione energetica giornaliera non è continua ed è influenzata dall'alternarsi delle stagioni. Per questo motivo occorre dotarsi di sistemi di accumulo, che richiedono ulteriori costi;
- il forte esborso iniziale e la lunga fase di progettazione ed installazione;
- eventuali casi di rotture o malfunzionamenti (il rischio di rottura è però minimo, non essendoci parti meccaniche in movimento).
In linea generale occorre ricordare che senza un adeguato sistema di accumulo con batterie, non c'è possibilità di immagazzinare l'energia prodotta per utilizzarla "a posteriori". I costi dei sistemi di accumulo sono i fattori che più influenzeranno i vantaggi e svantaggi di un impianto fotovoltaico.