Non ti è mai capitato di pagare la bolletta del gas, della luce o dell'acqua in una società di Servizi Postali o Posta Più (due agenzie private delle Poste Italiane) ma il tuo versamento non è mai giunto a destinazione e ti hanno interrotto il servizio? Sei stato vittima di un raggiro.
Sono 72 le società private in Italia confiscate dalla Guardia di Finanza; erano state legalizzate dal Ministero dello Sviluppo Economico a fornire unicamente servizi postali (invio di lettere, raccomandate e pacchi) ma non incarichi Finanziari come i versamenti dei bollettini postali; infatti per questo servizio serve il permesso della Banca d'Italia, dato che solamente gli istituti di credito o finanziarie hanno la facoltà di concedere questo servizio.
Quando questo avviene, come ti devi comportare? Per gli utenti truffati è bene costituirsi parte civile contro i colpevoli dell'imbroglio, in questo modo si avvierà un processo penale che ti darà la possibilità di richiedere pure un risarcimento dei danni ricevuti.
Alcuni consigli per il futuro: innanzitutto, prima di eseguire un qualsiasi versamento accertati che la società abbia il permesso di compiere le operazioni di pagamento, sul sito Poste Italiane puoi trovare elencate tutte le agenzie autorizzate. Ho pensato di semplificarti la ricerca, mettendoti a disposizione l'elenco delle Agenzie di pagamento legalizzate.
Paytipper: collabora con gli addetti dei servizi postali privati.
Factorcoop: per il versamento delle bollette in alcuni supermarket Coop.
Integra: per il versamento delle bollette nelle Coop fiorentine.
Sisal: tabaccherie autorizzate.
Lottomatica LIS: tabaccherie autorizzate.
PL4pay: di SIA tabaccherie autorizzate.
Cityposte Payment: posta privata.
Un'altra possibilità è quella di effettuare i pagamenti delle bollette con il proprio conto corrente, questo servizio da parte delle Poste Italiane e la maggior parte delle banche è gratuito.
Ma tutto questo non si poteva prevenire? Tanti utenti caduti nella truffa, probabilmente si porgono questa domanda, considerando che il 22 aprile 2012 la Banca d'Italia aveva emanato un comunicato stampa, dove avvalorava l'indispensabilità di un permesso da parte della medesima Banca d'Italia per garantire il servizio "pagamento bollettini di conto corrente".
Considerando l'importanza e l'innovazione dell'ordinamento e la facoltà di allargare alla concorrenza un servizio molto esteso. Era inopportuno domandare al Ministero dello Sviluppo Economico l'elenco delle Agenzie a cui era stata attribuita l'autorizzazione di elargire servizi postali e attuare i necessari accertamenti cautelativi a garanzia degli utenti e del commercio? Giro a te la domanda, tu che cosa ne pensi?