"500 milioni l'anno di taglio su bollette elettriche, riducendo oneri e impropri". Queste le parole profetiche del ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, ai margini della conferenza Emirati - Italia. Il governo da un segnale all'economia e alle imprese, proprio nel momento di maggior conflittualità interna in seno alla coalizione di maggioranza. Il Pdl in questi giorni aveva infatti fatto la voce grossa chiedendo al governo di intervenire sul taglio dell'Iva e sull'abrogazione dell'Imu sulla prima casa, provvedimenti messi in stand-by dal governo a guida Enrico Letta.
Ma gli interventi in materia economica non si limiteranno alla decurtazione fiscale. Il governo sta studiando un credito agevolato per le imprese che interverranno investendo su macchinari di nuova generazione. Si tratta di 5 miliardi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti dello stato, resi ad un tasso agevolato, circa la metà di quello di mercato. Cosi' com'è previsto un potenziamento del Fondo centrale di garanzia, cui potranno attingere con maggior facilità anche le piccole e medie imprese, solitamente ai margini del fondo statale. Sarà consentito di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi.
Ora la palla passa al Consiglio dei Ministri, in cui verrano discussi i piani e si provvederà ad emanare il disegno di legge conclusivo. Il rischio è sempre che l'esecutivo cada nel circolo vizioso delle polemiche delle scorse settimane. D'altronde le parole di Zanonato travestito da pompiere fanno da apericena e apparecchiano la tavola per l'incontro di domani: "La diminuzione dell'Iva resta una nostra priorità, dobbiamo solo vedere dove trovare le risorse".