Per i consumatori non si intravede ancora un momento di tregua. Dopo il susseguirsi di notizie (e speranze) sui possibili risparmi sulle bollette dell'energia, in seguito ai provvedimenti contenuti nel decreto sulle liberalizzazioni, Federconsumatori annuncia una nuova "stangata". Secondo le previsioni del Creef, Centro ricerche economiche educazione e formazione di Federconsumatori, la spesa per gas e riscaldamento quest'anno toccherà degli aumenti da record. Si parla di 1.276 euro annui per una famiglia tipo che utilizza il gas per uso domestico.
La spesa media annua stimata dal Creef, considerate le nuove tariffe dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, è stata calcolata su un'utenza domestica media di 1400 metri cubi di gas all'anno. Secondo Federconsumatori si tratta della spesa più elevata non solo dal 1996, ma addirittura dal dopoguerra. La tendenza agli aumenti, per altro, ha visto una crescita in particolare negli ultimi due anni: se nel 2010 la spesa media era di circa 1.063 euro, nel 2011 si è salita a 1.158 euro e quest'anno si prevede un altro aumento record di 117 euro (+10% rispetto all'anno scorso).
Il trend degli aumenti mostra una linea in continua ascesa: "Il rincaro che si prospetta nel primo trimestre 2012, pari a 32 euro, si aggiunge a quelli già registrati nel 2010 (+92 euro) e nel 2011 (+139 euro)". Aumenti che fanno sentire il loro peso soprattutto se confrontati con il costo della bolletta gas del 2000, che si aggirava mediamente sui 830 euro, 446 euro in meno rispetto ad oggi.
Federconsumatori, nel dare questi risultati, non dimentica però di sottolineare l'importanza dei provvedimenti presi dal Governo in materia di liberalizzazioni anche nel settore del gas. "Bene ha fatto il Governo per i clienti del mercato vincolato ad adottare nuovi criteri di adeguamento trimestrale delle tariffe legandoli ai prezzi reali spot del metano in Europa e sempre meno ai contratti "Take or pay" - afferma Federconsumatori -. Valutiamo positivamente anche l'operazione di scorporo della rete Eni/Snam prevista dal Decreto sulle liberalizzazioni, che consentirà un risparmio per le famiglie, ma non prima di 2 anni o 3 anni, quando cioè si inizieranno a percepirne gli effetti".
Il raggiungimento di una reale concorrenza nel mercato del gas rappresenta uno degli obiettivi fondamentali per il settore secondo Mauro Zanini, Vice Presidente Federconsumatori Creef. Per bloccare l'aumento delle bollette di gas e riscaldamento, il Vice Presidente ha però voluto aggiungere qualche suggerimento al Governo. Per Zanini, anzitutto sarebbe "necessario ridurre l'eccessiva imposizione fiscale che incide su ogni metro cubo consumato per il 37%, portandolo progressivamente verso la media europea che è del 20%. Ciò che appare grave, sarebbe, invece, l'aumento dell'Iva al 21% (e poi da settembre al 23%) che colpisce il gas metano per il riscaldamento, considerato come "bene di lusso". Infine, sempre secondo Zanini, il Governo "dovrebbe abolire la cosiddetta tassa sulla tassa, ovvero l'assoggettamento all'Iva delle imposte erariali e delle addizionali regionali, ponendo magari la questione in sede comunitaria".
Per chi volesse cercare di risparmiare sulla bolletta di gas e riscaldamento, la scelta del giusto fornitore appare essenziale. Per confrontare le tariffe per gas e riscaldamento sul mercato, il servizio di Supermoney può essere molto utile, perché compara le migliori proposte di molte compagnie sul mercato come Eni, Enel Energia e molte altre ancora.