Il fotovoltaico continua a svilupparsi e le previsioni dicono che l'anno corrente sarà decisamente interessante in tal senso con una crescita notevole soprattutto per quanto riguarda i grandi impianti. Queste sono le conclusioni che sono contenute nei dati forniti da uno studio di NPD Solarbuzz che hanno evidenziato come già nel corso del 2013 i grandi impianti abbiano avuto un grande sviluppo che sarà destinato a proseguire anche nell'anno corrente.
La ricerca degli esperti ha riscontrato come nel corso del 2013 la crescita della richiesta di fotovoltaico a livello mondiale sia salita di ben 6 GW, passando dai 30 del 2012 ai 36 dello scorso anno, consentendo quindi di superare i 2026 GW a livello mondiale. Inoltre il mercato del fotovoltaico su larga scala è stato sviluppato su impianti a terra e su pannelli posti sui tetti in occasione di progetti con dimensioni superiori a 100 kW.
Estendendo l'analisi dal punto di vista geografico lo studio ha confermato come le nazioni di riferimento siano la Cina, gli Stati Uniti e il Giappone che hanno prodotto insieme il 60% del fotovoltaico generato dai grandi impianti a livello mondiale. Per sottolineare lo sviluppo di questi tre colossi del fotovoltaico basti pensare come nel 2010 la percentuale da essi prodotta tramite i grandi impianti era solamente del 10%.
Passando ad analizzare le prospettive per il futuro nel fotovoltaico la ricerca di NPD Solarbuzz prevede che il 75% delle nuove installazioni sarà composto da grandi impianti e che la domanda complessiva dovrebbe raggiungere la cifra di 49 GW. Questa stima è stata confermata dall'analisi sul tema fatta dal Deutsche Bank Markets Research che ha studiato come dovrebbe evolversi il settore nel corso del 2014.
La crescita dei grandi impianti inevitabilmente dovrebbe condizionare la generazione distribuita che è diffusa soprattutto nel nostro paese. L'Italia infatti presenta un territorio caratterizzato da una miriade di piccoli impianti che potrebbero subire una diminuzione dei ricavi fino ad una percentuale del 40%. Questo aspetto segnerebbe dunque la crisi per circa 60.000 impianti lasciando in sospeso molte incognite su quale sarà il destino dei piccoli impianti fotovoltaici.