La Commissione Europea ha pubblicato la lista dei 248 progetti (di cui 22 italiani) approvati per la realizzazione del "Projects of common interest" (Pci) che potranno accedere al fondo "Connecting Europe Facility" di 5,85 miliardi di euro per lo sviluppo delle reti energetiche; il finanziamento non è comunque automatico e la Commissione eserciterà un controllo biennale sullo stato di attuazione dei Pci.
Lo scopo è di aiutare gli Stati membri a realizzare infrastrutture per le reti energetiche alternative e rinnovabili, per la riduzione delle emissioni CO2. In particolare si tratta di finanziamenti destinati alla realizzazione di reti per il trasporto transfrontaliero di energia elettrica e gas; inoltre i progetti dovranno portare rilevanti benefici economici ad almeno due stati membri.
I Pci italiani selezionati sono 22, tra cui il progetto italo-francese "Green me" e si occuperanno della realizzazione degli elettrodotti e gasdotti di collegamento con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia ma anche Nord-Africa.
L'accesso al fondo di 5,85 miliardi di euro permetterà ai progetti approvati di ottenere una semplificazione nelle procedure e una riduzione dei costi, per la creazione di una rete energetica trans europea e con obiettivo di stimolare il co-financing per attrarre investitori stranieri sia privati che pubblici, per raggiungere la somma di 200 miliardi di euro entro il 2020.
In merito il commissario europeo tedesco per l'Energia, Gunther Oettinger, ha dichiarato: "E' importante utilizzare i fondi comunitari per sostenere iniziative che portino un beneficio ai cittadini e consumatori europei. Con questa lista di infrastrutture per l'energia contiamo anche di attrarre nuovi investitori nel nostro territorio".