Liberalizzazione del mercato ed effettivi risparmi in un'analisi della Federconsumatori. In campo di fornitori e tariffe di energia a confronto, secondo la ricerca effettuata grazie al C.R.E.E.F, il Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione della Federconsumatori, soltanto il 7% delle famiglie italiane ha realmente cambiato l'azienda deputata alla fornitura di luce e gas.
Dall'entrata in vigore del mercato libero dell'energia elettrica i consumatori hanno avuto la possibilità reale e concreta di risparmiare, ma solo una minima percentuale ha adottato la cultura del confronto come strategia guida ed è riuscita a ottimizzare al massimo i vantaggi proposti dalle tariffe concorrenti di gas e luce. Con riferimenti espliciti al confronto, incoraggiato oggettivamente anche sul sito Internet dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, Federconsumatori ha rilevato che le propensioni degli italiani a cambiare fornitore di energia diventano effettive solo quando il risparmio si rileva significativo e, in termini percentuali, si attesta sulle due cifre.
Nel confronto tra tariffe di luce e gas il consumatore destina maggiore attenzione alle opzioni e alle modalità di pagamento in funzione del proprio livello di consumi, con metodologia di confronto completo, infatti, la liberalizzazione e le alternative attive permettono risparmi sulle tariffe e in bolletta anche fino al 15%. Importante, in ogni caso, operare sempre raffronti altamente personalizzati, scegliendo un profilo non in linea con le proprie abitudini e i proprio livelli di consumo di energia elettrica, infatti, si può rischiare anche di pagare di più: il confronto tra tariffe di luce e gas e fornitori concorrenti è quindi la strategia vincente, ma solo quando attuata con massima attenzione alle esigenze e alle effettive necessità personali e familiari.
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