Malgrado in Italia se ne senta parlare ancora troppo raramente, la bioedilizia viene considerata altrove un approccio al mondo delle costruzioni e dell'architettura doveroso per il rispetto dell'ambiente che ne deriva. La green building è un approccio culturale che vede le sue mosse a partire dagli anni Settanta, nella Germania, patria dell'ecosostenibilità e che fa capolino solo di recente tra gli interessi dei piccoli e grandi costruttori interessati a seguire i principi ecologici, nella realizzazione delle loro imprese edilizie.
Partendo dall'assunto per cui tutte le risorse a noi disponibili hanno una capacità limitata e le sostanze non riciclabili sono altamente inquinanti, la bioedilizia è una pratica di costruzione che tiene conto anche dell'importanza che riveste nella nostra società l'energia rinnovabile.
Tutti gli elementi che concorrono in misura preponderante alla realizzazione di un progetto architettonico improntato all'ecosostenibilità possono quindi essere riassunti in:
- riduzione dei consumi e degli sprechi energetici;
- utilizzo di materiali bioecologici;
- riciclo e riuso ed infine uso razionale delle risorse idriche.
Perché si possa dire che la bioedilizia venga completamente recepita dal settore edilizio, oggigiorno, viene facile pensare che si necessiti di una rivoluzione culturale dei principi e delle prassi che stanno alla base dell'edilizia stessa. Un passo evolutivo che rispolvera aspettative forse troppo grandi per la società contemporanea italiana, nella quale ecomostri e condoni edilizi sono alla base della pratica nel campo delle costruzioni.
Ad ogni modo esistono anche, nella mischia, esempi assai virtuosi che mirano a fare dell'architettura bioecologica un manifesto delle nuove unità abitative. Se lo scopo del costruire è quello di riuscire a fornire benessere per chi abiterà le strutture o le frequenterà - come il caso degli uffici ma anche dei centri commerciali -, è chiaro che questa visione di una costruzione edilizia consapevole, sia da considerarsi un imperativo a vantaggio di ognuno.
Tra resistenze e polemiche rispetto soprattutto ai costi, per fortuna i più attenti in materia di sostenibilità sono già alle prese con progetti concorrenziali che si promettono e ci promettono di marcare un confine tra vecchie concezioni e nuovi parametri di benessere.