L'energia eolica peggiora la qualità del sonno causando disturbi come ansia e depressione. Queste pesanti affermazioni per una forma di energia riconosciuta come non inquinante, pulita e inesauribile, arrivano da uno studio promosso dal Northern Maine Medical Centre, dalla britannica University Hospitals of Leicester e dall'Intelligent Health Solutions canadese.
Le pale eoliche del Maine. La ricerca, pubblicata su "Noise and Health", ha preso in esame due campioni simili di persone che risiedono nello stato americano del Maine: uno situato nel raggio di un miglio dagli impianti eolici, l'altro ragionevolmente distante. In questo stato infatti, i parchi eolici sono molto diffusi, tanto che nel 2011 questa energia alternativa ha coperto il 4,5% di quella totale prodotta.
Stress e depressione da inquinamento sonoro. La valutazione dell'impatto dell'eolico sul sonno è stata fatta attraverso due parametri: il Pittsburgh Sleep Quality Index, che rileva la qualità del sonno e la Epworth Sleepiness Scale, che rileva il livello di sonnolenza diurna. Il risultato? Chi risiede nelle immediate vicinanze degli impianti eolici industriali ha una qualità del sonno peggiore, e si è rivolto almeno una volta al medico che ha riconosciuto stati di stress e depressione. Queste segnalazioni non sono mai state registrate dagli abitanti della comunità lontana della centrale. Man mano che la distanza dagli impianti aumenta infatti, questi disturbi diminuiscono.
Eolico sotto accusa. Il rumore della turbina eolica varia a seconda della direzione e della forza del vento, ma a differenza di altri rumori, dura a lungo e in modo costante. Chi difende questa fonte di energia sostiene che in condizioni "standard" di vento, il rumore di una turbina a 100 metri di distanza non va oltre i 50 dB (come il brusio di una conversazione). Certo chi vive al centro di una città italiana come Roma o Milano, non avrebbe da lamentarsi per il dolce brusio di una pala eolica.