Nel Continente Nero si utilizzano rottami di auto e rifiuti elettronici per produrre l'energia necessaria alla popolazione. Merito soprattutto del progetto di una società, Access:energy divisione energetica di Access:collective, che si occupa dello sviluppo dell'Africa orientale diffondendo l'utilizzo di mini turbine eoliche.
Il progetto prevede l'insegnamento delle tecniche di costruzione per realizzare i propri aerogeneratori a partire da rottami metallici, parti di automobili e rifiuti elettronici. Nei paesi in via di sviluppo, infatti, del vento è ancora troppo poco utilizzata; colpa soprattutto dei costi proibitivi, che spingono spesso a preferire i pannelli fotovoltaici importati dall'estero anche a costo di una spesa maggiore. Access:energy, invece, sta insegnando alla popolazione ad approcciarsi in modo diverso rispetto al problema energetico, insegnando come costruire una turbina in grado di produrre energia elettica.
Il dispositivo si chiama Night Heron Turbine e produce energia elettrica ad un costo di due o tre volte inferiore rispetto ai pannelli solari fotovoltaici, è in grado di generare energia sufficiente per 50 abitazioni rurali e può essere prodotto utilizzando materiali di scarto, presenti in gran quantità sul territorio. I suoi usi sono pressochè illimitati: grazie ad esso è possibile fornire energia alle cliniche permettendo cosi di mantenere accesi i macchinari o illuminare case e strade fino alla ricarica del telefonino.