L'autorità per l'energia e il gas ha aperto un'istruttoria contro Eni, giudicata colpevole di aver ostacolato la concorrenza relative alle utenze di gas ed elettricità: in pratica, il celebre marchio del cane a sei zampe è stato accusato di aver trattenuto i propri clienti, impedendogli di passare ad un altro gestore, tra il mese di aprile del 2011 e gennaio 2013.
Secondo la direttiva comunitaria 2009/72, infatti, i consumatori sono tenuti a ricevere "un conguaglio definitivo non oltre 6 settimane dopo avere effettuato il cambio di fornitore": tutto questo non è accaduto per migliaia di utenti che, naturalmente, sono stati scoraggiati nel passaggio da un gestore all'altro a causa di un'eccessiva lentezza burocratica e il rischio di una doppia fatturazione.
Lo "Sportello per il consumatore" dell'autorità tra il mese di Gennaio 2012 e Settembre 2013 ha registrato numerosi reclami in materia di fatturazione da parte di clienti Eni: secondo il Garante dell'Autorità, tali inadempienze commerciali sono ancora più gravi proprio perchè dettate dall'ente che, in passato, deteneva il monopolio energetico.
Mentre Eni si difende, affermando che "eventuali ritardi dell'ultima fattura non ostacolano la volontà del cliente di passare ad altri fornitori, quindi non pregiudicano il funzionamento del libero mercato", secondo l'autorità per l'energia e il gas c'è il rischio che il celebre marchio possa andare incontro ad una maxi-multa, pari a 517 mila euro, dopo quella già comminata nel 2011 per motivi simili e risultata pari a 722 mila euro.