L'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, durante la presentazione della nuova campagna pubblicitaria Eni che partirà in questi giorni, ha dichiarato che "Senza lo shale gas l'Europa può dire addio al suo futuro".
Gli investimenti di Eni per il "gas di scisto" saranno in quei paesi europei dove sono stati trovati dei grandi giacimenti, esattamente in: Inghilterra, Polonia ed Ucraina.
Perché ricorrere al gas di scisto?
Lo shale gas, chiamato anche gas di scisto o gas non convenzionale, ha riserve stimate in 190 trilioni di metri cubi dall'Agenzia internazionale per l'energia e molti di questi giacimenti si trovano proprio in Europa, tali riserve sarebbero pari alle riserve di gas naturale presenti in natura.
Da questo potrebbero derivare nuovi equilibri internazionali, nonché un vantaggio economico per quei paesi che sfrutteranno questa risorsa, con un evidente vantaggio economico sulle bollette del gas per l'utente finale.
I problemi ambientali derivati dal fracking
Per estrarre il gas dalle argille è necessario utilizzare la frantumazione idraulica delle rocce - processo noto come fracking - e dal 2012 alcuni paesi europei come Repubblica Ceca, Francia, Bulgaria hanno sospeso questo procedimento.
La nuova campagna pubblicitaria di Eni
Eni sta lanciando una nuova campagna pubblicitaria nella quale vuol far conoscere al grande pubblico il suo impegno nel coniugare sviluppo energetico, sostenibilità ambientale e benessere per le comunità locali.