La corsa alle energie rinnovabili sembra non volersi arrestare, almeno negli Stati Uniti. E' ambizioso il progetto del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che nella sua presentazione del nuovo Climate Action Plan ha ricordato i traguardi raggiunti finora e ha confermato che lo stato non ha intenzione di fermarsi nella promozione dell'energia verde.
Obama ha presentato il piano davanti al pubblico dell'Università di Georgetown, e ha parlato del prossimo obiettivo: altri 10 GW di energia pulita da ottenere entro il 2020, insomma un raddoppiamento del target raggiunto nel 2012.
Energia solare e eolica, sviluppatisi in maniera esponenziale negli Usa, secondo il nuovo action plan dovranno arrivare a fornire energia a circa 6 milioni di case. Una spinta alle rinnovabili che va di pari passo con un freno alle centrali elettriche tradizionali. Un altro punto del programma consiste infatti nella limitazione delle emissioni nocive dei centri di prduzione di energia tradizionale, che producono il 40% dei gas serra prodotti negli Stati Uniti.
Anche l'implementazione dell'efficienza energetica degli edifici rientra tra i punti del piano d'azione americano, con misure che da un lato renderanno più leggere le bollette, dall'altro permetteranno una riduzione dell'inquinamento da carbonio.
Nessuna buona notizia, invece, per quanto riguarda il mega-oleodotto Keystone X, del quale è stata confermata la costruzione. Ua sola limitazione a riguardo è arrivata dalla casa Bianca: la struttura non dovrà produrre gas inquinanti. Insomma, innovazione ambientale ed energetica sì, ma sempre con qualche pesante riserva.