Le energie rinnovabili hanno registrato ricavi a livello mondiale per 184 miliardi di dollari. A mettere tutto nero su bianco, lo studio "Energy Vision 2013" presentato al World Economic Forum 2013.
Secondo la ricerca, il grosso dei ricavi è appannaggio dei mercati emergenti: Paesi in cui l'accesso alle fonti energetiche è abbastanza scarsa e i governi locali cercano di soddisfare la domanda interna con sistemi che non prevedano importazioni o grosse spese per la realizzazione degli impianti di produzione. Secondo lo stesso rapporto però, il carbone continua a crescere, proprio a causa dei cosiddetti Paesi "Bric" (Brasile, Russia, India e Cina), sempre più "energivori".
Per il nostro Paese, invece, le stime della produzione elettrica da fonti rinnovabili per l'anno 2012 sono state condotte dal Gestore dei Servizi energetici (Gse). Il rapporto, seppur ancora non definitivo, ci descrive i dati di generazione e di potenza istallata sul territorio nazionale al 31 dicembre 2012, in attesa del consuntivo definitivo che verrà diffuso da Terna e dallo stesso Gse a giugno. Attualmente i primi dati mostrano una nuova e sostanziale crescita del comparto verde, con una variazione sostanziale rispetto al 2011 pari al 13,7% in termini di potenza lorda istallata, raggiungendo i 47.092 MW.
A fare da capolista è il solare: green energy che ha registrato la crescita annuale maggiore per capacità. Nel dettaglio il fotovoltaico è passato dai 12.773 MW del 2011 ai 16.350 del 2012, seguito da eolico (più 1.034 MW), bioenergie (più 975 MW), ed idroelettrico (108 MW). Stabile, invece, la geotermia a 772 MW. Di pari passo è cresciuta la produzione derivante da fonti rinnovabili, che oggi copre il 27% del consumo interno lordo (336.249 GWh) e deve anche in questo caso la maggior percentuale di crescita alla fonte solare passata dai 10.796 GWh del 2011 ai 18.800 GWh del 2012.