Energie rinnovabili, nuove strategie di riscaldamento e raffreddamento degli edifici e revisione delle politiche energetiche. Sono solo alcune delle novità contenute nel "pacchetto energia", il documento strategico che la Commissione europea si prepara a varare nei prossimi mesi. Oltre alla tutela dell'ambiente, il documento mira anche alla promozione delle energie rinnovabili come valida soluzione per arrestare i disastri ambientali e ridurre gli sprechi energetici. Una soluzione già adottata da molti consumatori, che informandosi sulle tariffe per l'energia elettrica e i vantaggi economici ed ambientali offerti, hanno deciso di passare a compagnie energetiche orientate all'uso di risorse "green".
A chi volesse dare un personale contributo alla difesa dell'ambiente e godere anche dei vantaggi offerti dall'impiego delle energie rinnovabili, consigliamo di valutare con estrema attenzione le soluzioni offerte da ogni singola compagnia energetica. In questi casi, informandovi su Eni, o Acea oppure Edison e tutti gli altri operatori del settore potrete scegliere la soluzione più vicina alle vostre esigenze di consumo.
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Energie rinnovabili: l'Europa lancia nuove sfide
Dopo il recente primato conquistato dall'Europa in materia di impiego di energie rinnovabili, l'esecutivo Juncker si prepara ad attuare una nuova strategia "green" che coinvolgerà tutti i settori chiave dell'economia europea. Per mantenere il suo ruolo "di prima della classe" l'Europa dovrà adesso riuscire a conseguire tutti gli obiettivi presentati da Bruxelles nel corso del più importante summit sul clima e sull'ambiente tenutosi a Parigi solo qualche settimana fa.
In questa occasione l'Europa si è infatti impegnata a ridurre del 40% le sue emissioni di carbonio entro il 2030. Un obiettivo davvero ambizioso che potrebbe rendere il Vecchio Continente una delle economia meno carbon-intensive del mondo. Tra le nuove sfide per il futuro ci sarebbe anche quella di attuare delle riforme strutturali del sistema degli ETS, ovvero il sistema europeo di scambio di quote di emissione. Un passaggio necessario su cui stanno già lavorando le autorità locali degli stati membri.
Nuovi obiettivi per un'economia green
Tra le nuove sfide lanciate dalle Istituzioni ci sarebbe anche l'introduzione di nuovi sistemi di riscaldamento e raffreddamento degli edifici a basso impatto ambientale, ovvero in grado di ridurre a zero l'emissione di sostanze inquinanti, riducendo notevolmente l'uso di risorse energetiche. Oltre alla creazione di nuove strutture realizzate con materiali innovativi e secondo esclusive procedure, il piano d'interventi prevede anche la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, con particolare interesse per quelli di uso pubblico.
La mobilità sostenibile e la creazione di nuove reti di trasporto sempre più connesse, rappresentano un altro capitolo della proposta europee a cui l'Italia dovrà dedicare particolare attenzione, visto il forte ritardo maturato rispetto agli elevati standard delle altre Nazioni. In merito alla possibilità che l'Italia possa raggiungere i nuovi obiettivi, il resto delle altre Nazioni europee non mostrano però alcun tipo di dubbio.
Addirittura secondo il report coordinato dallo European Renewable Energy Council, l'organizzazione europea dell'industria delle rinnovabili, l'Italia rientra di certo in quella stretta cerchia di Paesi che riusciranno a raggiungere gli obiettivi fissati già entro il 2020. Per altri 15 Paesi – tra cui Francia, Germania e Regno Unito – sembrano invece esserci delle incertezze.