Nonostante l'apertura del Fondo Kyoto avvenuta qualche giorno fa e il successo delle adesioni registrato sul sito della Cassa di depositi eprestiti rappresentino una vittoria importante per le energie rinnovabili, il settore appare in una situazione ancora molto precaria, a causa del continuo rinvio del decreto che dovrebbe regolare le norme sull'energia pulita nel nostro Paese.
La nuova normativa aveva come scadenza il 29 settembre 2011, successivamente è stata rinviata alla fine di gennaio e poi ancora a fine febbraio. Ora il decreto appare in una fase di stallo che sta letteralmente paralizzando tutto il settore. Eolico, geotermia, biomasse, solare termodinamico, ma anche il fotovoltaico sono bloccati dal mancato rispetto della scadenza dello scorso settembre.
La ragione di questo rallentamento appare evidente: l'incertezza sul futuro degli incentivi sta infatti frenando anche gli investimenti nel settore, con delle conseguenze negative anche sul fronte dell'occupazione. In molti settori il sistema degli incentivi scadrà il 31 dicembre 2012 e ancora non si sa cosa accadrà dal primo gennaio 2013.
Le risposte che si hanno dal Governo a questo proposito non sembrano dare una soluzione decisiva alle polemiche: "La misura per gli incentivi del pacchetto che comprende eolico, geotermia e biomasse è sostanzialmente pronta, vanno solo precisati alcuni punti per rientrare nel tetto dei fondi disponibili", ha affermato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che ha anche aggiunto: "Per il fotovoltaico siamo vicini alla soglia massima e per questo stiamo studiando un quinto conto energia".
In ogni caso è da sottolineare che il trend delle energie rinnovabili negli ultimi anni è stato molto positivo, tanto che dal 2008 gli investimenti "green" hanno superato quelli per le energie tradizionali. Da questo dato, come dal successo delle domande del Fondo Kyoto, si spera quindi che il Governo si affretti a prendere delle decisioni sul futuro delle rinnovabili nel nostro Paese, perché si tratta non solo di un settore dalle forti potenzialità economiche, ma anche un'importante occasione per il rispetto dell'ambiente.