Le energie rinnovabili continuano a svilupparsi ovunque e in questo senso non fa eccezione la Sardegna che da pochi giorni ha visto entrare in esercizio il più grande parco fotovoltaico dell'isola. L'impianto, realizzato tra Luglio e Ottobre di quest'anno, è stato costruito ad Ottana dall'azienda Graziella Green Power, una ditta di Arezzo che è attiva nel settore delle energie rinnovabili dal 2010 per conto di Graziella Holding.
La parte del territorio sardo dove è nato il nuovo parco fotovoltaico non sarà dunque più caratterizzata dalle industrie chimiche ma da quelle del settore delle energie rinnovabili. Infatti, oltre all'impianto appena messo in funzione, nello stesso comune erano già presenti due strutture più piccole delle aziende En. Sol e Ottana Energia che sono state realizzate nel territorio dove, fino a pochi anni fa, si trovavano i posteggi dell'ex Enichem e dell'ex Montefibre.
Per rendere l'idea delle dimensioni del nuovo parco fotovoltaico basti pensare che è stato realizzato in un'area di 45 ettari che era di proprietà dell'azienda di Michelino Denti, ex presidente della Confindustria di Nuoro e abitante proprio di Ottana. Il terreno è poi stato ceduto a Graziella Green Power che si è occupata della creazione dell'impianto che comprende la bellezza di 103.240 pannelli solari, numeri che permettono di considerare la struttura come la più grande realizzata dall'azienda toscana che nei suoi 3 anni di attività è diventata uno dei punti di riferimento del settore.
La costruzione del nuovo impianto fotovoltaico non ha però portato particolari benefici dal punto di vista occupazionale dal momento che, a parte qualche attività di manutenzione e quelle di guardiania, non si è resa necessaria altra manodopera per consentirne il funzionamento. Il parco fotovoltaico di Ottana rappresenta quindi un ottimo business per l'azienda costruttrice ma non può essere considerato una risorsa per la realtà locale che, dopo il fallimento del polo chimico, è sempre alla ricerca di una strada sicura su cui sviluppare il futuro.