Nell'intervista rilasciata a Radio 1 Rai, l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni ha sottolineato le difficoltà dell'Europa sul momento di crisi economica ed energetica.
L'Europa deve al più presto colmare il divario con gli USA che paga il gas tre volte meno e la luce due volte meno rispetto al nostro continente. Questo gap di costo dell'energia è presente e tangibile sia nelle bollette dei privati cittadini che delle imprese e il differenziale dei costi incide anche sui posti di lavoro.
Secondo Scaroni, l'Europa e l'Italia devono abbracciare l'esempio americano dello shale gas (un gas trattenuto in giacimenti argillosi non convenzionali con un particolare metodo di estrazione invasivo e secondo molti altamente inquinante) per evitare la dipendenza energetica dalla Russia, l'unico fornitore attualmente in grado di garantire dei prezzi sostenibili per mantenere costi competitivi. Scaroni prosegue auspicando in tal senso anche un nuovo canale per l'occupazione.
Interrogato sul rapporto Libia e Italia, Scaroni ha spiegato che dalla Libia proviene il 15% del totale degli idrocarburi di Eni e che anche la delicata situazione nigeriana ha una certa incidenza sui costi delle forniture: ad ogni modo, i risultati del terzo trimestre 2013 sono confortanti.
L'azienda petrolifera è tra le più attive a livello di ricerca e sviluppo e negli ultimi 5 anni si è caratterizzata come quella più prolifica di scoperte e investimenti sul risparmio e l'energia.