Le fonti rinnovabili sono in grado di produrre energia stabile. E' questo quanto emerso da uno studio condotto da due realtà leader del settore tedesco della ricerca, Siemens e Fraunhofer Institute, che hanno verificato come la gestione attraverso una smart grid sia in grado di garantire stabilità ed affidabilità all'energia prodotta. Inoltre quanto prodotto in eccesso non viene disperso ma risulta immagazzinato nelle centrali idroelettriche per poter essere utilizzato in futuro.
Le due aziende hanno dato vita al progetto Kombikraftwerk 2 che ha visto coinvolti 80 MW di eolico, fotovoltaico e biogas dei quali è stata studiata in modo particolare la dispersione dell'energia prodotta in più rispetto alle reali esigenze di consumo. Gli esperti sono riusciti a trovare un sistema per evitare la perdita di questi quantitativi di energia che, grazie ad un sistema di pompaggio, vengono inseriti nelle centrali idroelettriche per poter poi essere successivamente consumati nelle ore notturne o poco ventose.
L'analisi delle due aziende ha poi anche ipotizzato gli scenari futuri che potrebbero consentire di trasformare l'energia extra in e-gas che verrà poi utilizzato per potenziare la rete legata al metano. Novità importanti dunque che hanno dati risultati molto più evoluti rispetto a quelli prodotti dalla prima versione del progetto Kombikraftwerk, effettuata 5 anni fa e che era partita di una base di soli 20 MW di energia invece degli 80 utilizzati in questa circostanza.
Il progetto realizzato di recente non si è limitato a studiare la stabilità dell'offerta energetica ma anche la stabilità della differenza di potenziale e della frequenza di output che, per poter permettere il funzionamento di tutti gli apparecchi, deve avere valori compresi tra 220 volt e 50 Hz. Risultati decisamente interessanti dunque che consentono di ipotizzare, tra qualche decina di anni, un'Europa quasi interamente alimentata dalle fonti di energia rinnovabile che avrebbe come conseguenza un mondo più sostenibile dal punto di vista ambientale e delle dispersioni di CO2 nell'atmosfera.