Il libero mercato dell'energia elettrica consente al cliente di scegliere la tariffa più vantaggiosa e in linea con le proprie esigenze e, grazie alla possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto anche via web o tramite telefono, cambiare operatore è ancora più semplice.
Ma se il cliente dovesse cambiare idea, in che modo è possibile recedere dal contratto di energia elettrica sottoscritto a distanza. Il contratto stipulato tramite forme di comunicazione a distanza prevede il diritto di ripensamento: il cliente, dunque, ha piena facoltà di annullarlo, senza pagare penalità e senza l'obbligo di fornire motivazioni, inviando una comunicazione scritta al fornitore di energia elettrica entro dieci giorni lavorativi dalla data di ricevimento della documentazione contrattuale.
Salvo prova contraria, il contratto si presume ricevuto trascorsi dieci giorni dall'invio da parte dell'esercente. Qualora il contratto sia stato sottoscritto presso gli uffici del venditore, non sussiste il diritto di ripensamento. Nel caso fossero già trascorsi dieci giorni dal momento in cui il cliente ha ricevuto il contratto, per recedere sarà sufficiente cambiare operatore, scegliendone un altro sul libero mercato oppure tornando al regime di maggior tutela.
Una volta sottoscritto il contratto con il nuovo gestore, sarà lui a dover comunicare il recesso al vecchio venditore non appena trascorsi, se applicabili, i 10 giorni previsti per esercitare il diritto di ripensamento. Il preavviso per il recesso dal vecchio venditore non può essere superiore a un mese. Il tempo viene conteggiato dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il vecchio venditore ha ricevuto la comunicazione scritta di recesso.
Per scegliere in maniera consapevole una tariffa che consenta un risparmio di energia elettrica e sia in linea con le proprie esigenze, l'utente può consultare il servizio di confronto energia di SuperMoney, che permette di valutare le tariffe di elettricità e gas di numerosi operatori, come Enel Energia, Sorgenia e tante altre.