La morosità energetica - il ritardo sul pagamento delle bollette di luce e gas - degli utenti domestici è del tutto irrilevante rispetto a quella delle imprese. Lo afferma il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) sulla base dei dati ufficiali dell'Autorità per l'Energia: dati che confermano che "le famiglie, pur tra mille difficoltà, cercano di tenersi il più possibile in regola con i pagamenti".
Particolarmente significativo il dato dell'unpaid ratio (differenza tra quanto mensilmente fatturato e quanto incassato) pubblicato dall'AEEG e pari all'1,18% su base nazionale: la percentuale degli utenti domestici che sull'unpaid ratio a 12 mesi è pari allo 0,98% contro il 3,5% dei non domestici, mentre a 24 mesi scende appena al 0,70% contro l'1,98% di non domestici. Gli utenti domestici, inoltre, appaiono molto più attenti alla puntualità nei pagamenti utilizzando la domiciliazione bancaria e postale in misura molto maggiore rispetto alle imprese (42,4% contro il 38%).
Altro dato incontrovertibile, sottolinea l'MDC, è quello delle sospensioni della fornitura effettuate dagli esercenti del mercato tutelato nel primo semestre 2012. Il numero di richieste di sospensione effettuate rispetto al numero di PdP dai medesimi serviti riguarda in modo decisamente maggiore la clientela non domestica (complessivamente per gli operatori analizzati il numero di richieste è pari al doppio rispetto a quelle effettuate per i clienti domestici). Sulle 640.000 richieste di riattivazione dei primi 6 mesi del 2012, seguite al pagamento delle morosità, i consumatori domestici si dimostrano molto più diligenti con 470.000 riattivazioni contro le 170.000 dei non domestici.
"I numeri sono chiari - conclude l'associazione - le famiglie restano vittime della crisi ma cercano di fare il possibile tra mille difficoltà per pagare il conto della luce, mentre per le Pmi sono praticamente in ginocchio". MDC chiede dunque "lo stop a tutte le misure di tutela del credito che comportino aggravi di spesa o diminuzioni nella tutela per le famiglie, maggiori agevolazioni per i nuclei familiari in crisi con l'estensione del sistema dei bonus, l'archiviazione definitiva della cosiddetta banca dati dei morosi e la revisione delle procedure di difesa degli utenti nell'ambito del cosiddetto Sistema Indennitario".