In merito alla situazione dell'energia e del gas, l'amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni, è recentemente intervenuto spiegando la situazione di emergenza europea che paga il gas tre volte tanto rispetto alle aziende americane.
Questo divario genera un gap nella produttività industriale e la conseguenza sul medio e lungo periodo sarà evidente presso gli investitori: le aziende preferiranno realizzare o trasferire le attività in America piuttosto che nel vecchio continente. Lo shale gas viene prodotto in stati come l'Oklahoma e il Texas ed è la chiave che spiega i bassi costi dell'energia americana.
Lo shale gas americano sarà disponibile per i consumi nei prossimi due secoli: secondo Scaroni gli USA sono in questo modo destinati a tornare il nuovo centro mondiale dell'industria dei manufatti. Rispondendo ad una domanda sulla situazione in Libia, l'ad di Eni ha sottolineato come la difficile situazione politica del paese non dovrebbe avere grosse ripercussioni sull'approvvigionamento italiano del gas.
Accennando anche all'embargo dell'Iran, Scaroni prevede che un rientro dello stato nella comunità internazionale sarebbe di sicuro interesse dal punto di vista dell'energia, in quanto si tratta del terzo paese al mondo per riserve di idrocarburi.
Data quindi la difficoltà del momento, ogni consumatore ha il dovere (e il diritto) di essere informato sulla situazione. Il punto di riferimento principale rimane il web: i portali di comparazione garantiscono all'utente privato e all'azienda di scoprire in pochi click la soluzione più conveniente per le proprie necessità.