Energia elettrica si sa, fa rima con truffa. Per tutti, chi più chi meno, arriva quel periodo dell'anno in cui bisogna dare una rinfreascatina ai bilanci familiari. Passiamo ore sul pc a cercare e confrontare le tariffe di energia elettrica per risparmiare, a volte anche solo pochi euro. E poi, arrivano loro, i truffatori. Quelli che mandano in fumo ore di ricerche semplicemente sfilandoti dal portafoglio 20 euro. Pochi soldi si, ma che fanno arrabbiare. Soprattutto se a subire la truffa è un tuo parente anziano, indifeso e a volte un po' troppo credulone. È la truffa dell'estate 2015 quella messa in piedi da un gruppo di mascalzoni che non sanno davvero più cosa inventare.
Energia elettrica: ecco la truffa dei 20 euro. Come ci si difende?
Si sa, quasi tutti gli italiani fanno fatica perfino a capire come si legge una bolletta dell'energia elettrica e loro, i truffatori, se ne approfittano millantando anomalie che potrebbero farle lievitare. Allora che succede? Succede che ti spaventi e apri la porta a chiunque pur di non dover andare a esaminare voce per voce tutti i costi. Bussano alla porta delle persone più anziane, con la scusa di essere un tecnico dell'Eni piuttosto che dell'Enel e mostrano il tesserino. L'accento è evidentemente quello dell'est Europa, ma a quel punto, dopo aver toccato con mano il "distintivo", l'anziano (ma mica solo l'anziano eh!) ci casca e apre il portone. Fanno finta di sistemare qualcosa qui e lì e poi chiedono 20 euro per l'uscita. Questo è quanto sta accadendo in giro per l'Italia nel corso di questa torrida estate 2015.
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I truffatori dell'energia elettrica non sono ancora stati beccati, ma per lo meno sono stati smascherati anche grazie al potente mezzo dei social network. Perché poi, per quanto efficaci, queste truffe hanno le gambe corte e infatti le autorità fanno sapere che nel caso in cui qualcuno bussi alla vostra porta con "patentino ufficiale" a portata di mano bisogna subito avvisare la polizia e chiamare il 113. Già, perché questa non è l'unica truffa studiata da questi manigoldi. Ne esistono di ogni tipo e noi di SuperMoney vogliamo ricordarvi una delle truffe tipiche.
Ma attenzione, c'è anche la truffa dello sconto sulla bolletta dell'energia elettrica
Mai capitato che qualcuno suonasse alla vostra porta proponendovi uno sconto sulla bolletta dell'energia elettrica? Beh, se non vi è mai capitato siete stati fortunati. Sono tantissimi gli italiani che raccontano questa storia: "salve, potrebbe aver diritto ad uno sconto sulla bolletta dell'energia elettrica, siamo venuti a verificare che lei rispetti determinati requisiti". E anche in questo caso, apriamo le porte di casa e loro, furbissimi, in 2 minuti ci dicono che ovviamente noi abbiamo diritto a quello sconto. Allora non possiamo che credere a questo miracolo divino (perché gli sconti di questi tempi non li vede davvero nessuno), ci crediamo e iniziamo a compilare un modulo, che poi non sembra nemmeno un modulo semplice e veloce, anzi. Ma lo sconto è lo sconto e quindi inseriamo decine di dati e alla fine firmiamo. E poi che succede? Succede che al momento della firma, inconsciamente abbiamo cambiato fornitore energetico. Et voilà, la truffa è servita.
L'Antitrust come si comporta nei casi di truffe nel settore dell'energia elettrica?
Sanzioni, sanzioni, sanzioni. L'Antitrust ha selezionato tutte le principali società che negli anni passati hanno adottato pratiche scorrette, ma va detto, le società con questo genere di truffe spesso e volentieri c'entrano poco. Mentre invece c'entrano molto con i casi di "bollette pazze", che sempre truffe sono. Anche in questo caso l'Autorità dell'Energia è intervenuta sostenendo la tesi che i consumatori non sono ancora pronti alla liberalizzazione totale del prezzo delle forniture. E a sostegno dei consumatori è volta anche l'ultima indagine dell'Antitrust nei confronti di Eni, Enel, Edison e Acea sempre per il discorso delle "bollette pazze". Vedremo come andrà a finire, ma se le accuse verranno confermate, i consumatori perderanno ancor di più la fiducia in questo settore così storicamente martoriato.