Conclusioni interessanti arrivano dallo studio che il Word Economic Forum ha dedicato al settore delle energie. Questo report ribadisce la posizione di assoluta preminenza per quanto riguarda le fonti di energia del carbone, negli ultimi dieci anni la domanda è stata dieci volte superiore a quella delle energie rinnovabili , due volte superiore a quella del gas e tre volte superiore a quella del petrolio.
Le fonti rinnovabili, nonostante la loro diffusione, danno un apporto solo dell'1,6% sul totale dell'energia prodotta a livello globale. Dunque, nonostante il secolo si sia aperto con la ribalta delle rinnovabili e i governi abbiano incentivato la ricerca e lo sviluppo in tal senso, contribuendo a creare un mercato adeguato; sembra che le fonti fossili resistano e non siano ancora decise ad abdicare.
Il successo del carbone sembra proprio essere determinato da un fattore economico: materia prima a basso costo, richiesta soprattutto dai mercati emergenti, dalle nazioni che negli ultimi anni hanno avuto bisogno di sostenere anche energeticamente la crescita economica. Non a caso sarà il livello dei prezzi delle varie fonti a determinarne d'ora in poi il successo all'interno del mix energetico che si andrà a formare nei prossimi anni. Anche se "le nuove tecnologie avranno un impatto maggiore soltanto a partire dal 2030".
A spingere fuori mercato il petrolio potrebbe essere anche l'industria automobilistica, la stessa che fino a ora ne ha decretato le fortune. Se l'auto elettrica diventerà un fenomeno di massa, allora il petrolio perderà la sua preminenza nel settore dei trasporti.