Il funzionamento è semplice: il costo dell'energia sarà più conveniente di primo mattino, la sera, la notte, il sabato e tutti i giorni festivi, mentre costerà di più dalle 8 alle 19 dei giorni lavorativi, quando la domanda è più elevata.
L'accoglienza riservata ai prezzi biorari è contrastata. Da una parte chi ne sostiene la bontà perché consentiranno di risparmiare circa il 20 per cento sulla bolletta. Dall'altra chi si lamenta perché queste tariffe sfavoriscono casalinghe e pensionati ossia le persone che passano la loro giornata in casa e che difficilmente riusciranno a concentrare oltre il 66 percento dei consumi di sera (quota minima per avere un risparmio quantificabile in bolletta).
Per chi non userà consapevolmente gli interruttori elettrici della propria abitazione, i rischi di trovare delle brutte sorprese alla fine del mese sono alti. I prezzi biorari offrono una buona opportunità di risparmiare consapevolmente, ma se i consumi rimangono concentrati negli orari diurni e si vogliono evitare contatori surriscaldati c'è sempre la possibilità di aderire ad un'altra offerta sul mercato libero.
Che la tariffazione bioraria sia una boccata di aria fresca o l'ennesimo aumento in bolletta dipende quindi dallo stile di vita di ogni consumatore. Per verificare se effettivamente c'è un vantaggio o l'ennesimo rincaro è possibile utilizzare il sistema di confronto delle tariffe energetiche di Supermoney. Il servizio permette gratuitamente di effettuare una comparazione personalizzata tra i costi di 16 diversi operatori del settore, anche suddivisi per fascia oraria.