Un recente studio effettuato sui consumi elettrici degli italiani ha analizzato il risparmio che una famiglia può ottenere facendo attenzione alla scelta della classe energetica degli elettrodomestici che utilizza quotidianamente. Lo studio ha confermando che tutti gli elettrodomestici ad elevata efficienza energetica (da classe A a classe A+++) consentono di ottenere un risparmio effettivo sulla bolletta elettrica.
Lostudio ha quantificato la spesa annua relativa all'impiego di elettrodomestici di uso comune sulla base della classe energetica e sulla base della potenza impegnata, ed ha confermato che, tilizzando solo elettrodomestici di classe A o superiore, il risparmio annuo - rispetto agli apparecchi di classe energetica inferiore (in particolare le classi F e G) - arriva all'80%. Se, al momento dell'acquisto o della sostituzione di un elettrodomestico, i consumatori tengono in considerazione, oltre al prezzo, anche la classe energetica riportata sull'etichetta possono tagliare i costi della bolletta elettrica dell'80%.
Dobbiamo ricordarci, però, che il consumo di elettricità è più elevato al momento dell'accensione degli elettrodomestici, ma che si abbassa sensibilmente quando l'apparecchio entra in funzione a pieno regime. Tuttavia, se si prende in considerazione il solo frigorifero (l'elettrodomestico che, secondo lo studio, consuma di più dopo il condizionatore), il risparmio che si ottiene scegliendo un apparecchio di classe A+ rispetto ad un frigorifero di classe G arriva a 136 euro l'anno, che corrisponde ad una riduzione del 67% circa.
La stessa cosa vale per i frigoriferi di classi energetiche intermedie, ad esempio la classe D: la classe A, in questo caso, il risparmio sulla bollette elettrica raggiunge quasi il 37%. La stessa cosa vale per tutti gli altri elettrodomestici di uso quotidiano presi in esame dallo studio: lavatrici, asciugabiancheria e lavasciuga, forni elettrici e condizionatori.
Ma non è tutto. E' necessario anche evitare lo "stand-by". Lo stato di "stand-by" degli elettrodomestici, cioè la "spia" lasciata accesa quando l'apparecchio non è in funzione, genera una serie di "consumi occulti", che producono spese aggiuntive in bolletta, quantificabili intorno a 50 euro all'anno.
Infine, il risparmio sulla bolletta elettrica può essere incrementato di un altro 8% circa, grazie alla liberalizzazione dell'energia elettrica. I consumatori italiani, infatti, hanno anche la possibilità di confrontare le proposte commerciali degli operatori del mercato libero dell'energia, scegliendo quelle più concorrenziali e più adatte alle proprie esigenze.